TRADIMENTO ANTICIPAZIONI: OLTAN IN LACRIME DOPO AVER VISTO UN VIDEO! La Verità che Cambia Tutto

L’ombra del tradimento si allunga sempre più sull’intricata trama di “Tradimento”, la serie che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico per settimane. Siamo giunti all’appuntamento con il penultimo capitolo, in onda venerdì 21 novembre, un episodio che promette di scardinare le certezze e portare alla luce verità sconvolgenti, capaci di ridisegnare il destino dei suoi protagonisti.

Gusidè: Sulle Tracce di un Passato Dimenticato

La narrazione si apre con Gusidè, una luce di speranza accesa nei suoi occhi mentre riceve una telefonata che potrebbe rappresentare la svolta tanto attesa. La sua destinazione è l’abitazione di Nermin, vedova di un professionista sanitario che ebbe un ruolo cruciale durante una nascita traumatica nel passato di Gusidè. L’incontro inizia con le dovute formalità, un tributo alla scomparsa del marito di Nermin, ma ben presto il vero motivo della visita emerge: Gusidè è alla ricerca di informazioni su una donna che diede alla luce una figlia femmina nel lontano 1998.


Nermin, dopo un attimo di riflessione, riesce a recuperare i ricordi di un’epoca ormai lontana. Conferma che suo marito lavorava a stretto contatto con un collega, un altro specialista in ostetricia di nome Lutfu. La sua trasparenza, tuttavia, getta un’ombra: Lutfu non godeva di una buona reputazione. Era noto per comportamenti scorretti con le pazienti e per essere un donnaiolo senza scrupoli, tanto che l’ordine professionale decise di radiarlo. Localizzarlo non sarà semplice, ma è lui l’unico ad avere le chiavi di quella nascita specifica. Gusidè registra ogni parola con la massima attenzione, la sua determinazione incrollabile di fronte alle difficoltà prospettate.

Oilem: La Verità Rivelata, Un Dolore Insopportabile

Parallelamente, in un’altra zona della città, Oilem, completamente ignara delle azioni di Gusidè, segue la medesima pista investigativa. La sua identità, finora basata su una menzogna, è stata recentemente smascherata. La vediamo seduta con Celal, che le ha offerto il suo aiuto e, dopo un’intensa ricerca tra vecchi documenti, ha finalmente qualcosa da comunicare. Le notizie sono contrastanti: il medico principale che assistette al parto è deceduto, ma Celal ha scoperto che non operava mai da solo. C’era sempre un socio, un secondo professionista che potrebbe ancora essere in vita e rintracciabile. Celal promette a Oilem di fare tutto il possibile per trovarlo. Oilem ascolta con speranza, ma è un barlume che lotta contro il peso di troppe piste rivelatesi vicoli ciechi.


Ipek: L’Isolamento e la Minaccia Paterna

In una situazione diametralmente opposta, Ipek si trova nel suo appartamento, un ambiente denso di un’atmosfera pesante. La sua amica Neva cerca disperatamente di convincerla ad uscire, a riprendere un contatto con il mondo esterno. L’isolamento sociale di Ipek è totale, le amicizie del passato sono svanite, lasciandola sola con il peso delle sue azioni. Neva teme che questa spirale possa condurla a una depressione clinica, ma Ipek sembra chiusa in sé stessa. Un momento di apparente apertura viene interrotto dal suono del telefono: è Sezai, suo padre. La reazione di Ipek è immediata e viscerale; lo sguardo è quello di chi vede una minaccia imminente. Presume che Sezai abbia scoperto dell’aborto e voglia convincerla a costituirsi alla polizia. Non risponde, lasciando che il telefono squilli all’infinito. Neva cerca di farle comprendere che fuggire dai problemi non li fa scomparire, ma Ipek reagisce con rabbia, ordinandole di andarsene e lasciarla in pace.

In Tribunale: Il Destino di Celine e la Revelazione di Oltan


Intanto, in tribunale, si sta decidendo il destino legale di Celine. L’atmosfera è carica di tensione. Celine, accanto a Tolga e Oltan, affronta l’accusa di tentato omicidio, un crimine che potrebbe costarle anni di prigione. L’avvocato illustra la gravità della situazione, sottolineando la presenza di elementi accusatori come aggressione fisica, violenza e intenzione di causare danni gravi. Tolga è visibilmente nervoso, ma Oltan cerca di rassicurarlo, evidenziando il fatto che Celine non è in custodia cautelare, un segno incoraggiante.

L’udienza inizia. Il giudice legge le accuse, descrivendo le circostanze dell’aggressione e le testimonianze raccolte. Tolga, pur non negando l’aggressione, cerca di fornire il contesto, parlando delle provocazioni di Ipek e dello stato emotivo di Celine. Dopo un’attenta valutazione, il giudice decide che Celine sarà processata senza detenzione, sottoposta a libertà vigilata. Un immenso sollievo per tutti, anche se la battaglia legale non è ancora finita.

Fuori dal tribunale, Oltan e Gusidè hanno un momento di confronto privato. Oltan confessa che, per poter stare veramente bene, deve divorziare da Ipek, non potendo più sopportare un matrimonio vuoto. Gusidè gli ricorda la presenza del loro figlio, ma Oltan rivela un segreto sconvolgente: Ipek ha subito un aborto spontaneo dopo l’aggressione e nessuno, nemmeno Sezai, ne è a conoscenza. Per Oltan, questo cambia tutto. Il matrimonio con Ipek è ormai privo di senso. Gusidè accetta il difficile compito di comunicare la notizia a Sezai.


Lo Shock Finale: Il Video di Yesim che Rivela un Omicidio

Di ritorno a casa, dopo una giornata emotivamente intensa, Gusidè non trova riposo. Trova Yesim e Umit in un’animata discussione finanziaria. Sistemata la questione dei conti aziendali, Gusidè decide di prendere una boccata d’aria in giardino, ma Yesim la ferma. Con un’espressione imbarazzata, Yesim rivela qualcosa di incredibile: Tarik ha commesso un omicidio. Non un tradimento, ma un assassinio volontario e premeditato. La vittima era un suo cliente, qualcuno che lo stava evidentemente mettendo sotto pressione. Ma c’è di più: Yesim era presente quando è accaduto, ha filmato tutto. Possiede la prova video dell’omicidio.

Yesim confessa di aver taciuto per paura, ma di aver poi deciso di ricattare Tarik, chiedendogli di sposarla. Tarik, per neutralizzare la minaccia, è riuscito a recuperare la chiavetta USB con il video e ha tentato di distruggere la prova con metodi sofisticati. Gusidè ascolta con shock, rabbia e disgusto. La sua mente pratica, però, inizia subito a lavorare: se c’è anche una minima possibilità di recuperare quel video, deve essere perseguita. Si precipita all’azienda di Oltan, raccontandogli tutto e chiedendo se Tolga possa fare qualcosa per recuperare il file. Oltan chiama immediatamente Tolga, e insieme a Gusidè, si recano nel suo ufficio.


Tolga convoca il suo team di esperti. Yesim consegna la chiavetta USB. Tolga avverte Gusidè che l’impresa è estremamente difficile, dato che Tarik ha usato programmi specializzati per sovrascrivere i dati più volte. Ma Gusidè non si arrende, implorando di provarci comunque. Inizia così una lunga notte di lavoro intenso, mentre Gusidè torna a casa con un peso sul cuore, decisa a parlare con Sezai.

La Verità sul Figlio: Un Orrore Indescrivibile

Gusidè racconta a Sezai e Nassan della sua ricerca di Lutfu, dell’uomo con l’Alzheimer che potrebbe avere le risposte. Poi svela la terribile verità rivelata da Yesim: Tarik è un assassino. La notizia sconvolge Sezai.


Giorni dopo, Gusidè, con Nasan al suo fianco, riesce finalmente a ottenere l’indirizzo di Lutfu. Arrivati a destinazione, scoprono che Lutfu soffre di Alzheimer in stadio avanzato e i suoi ricordi sono confusi. Tuttavia, Gusidè chiede di parlargli. Accompagnate in una stanza, trovano Lutfu, apparentemente perso nel vuoto. Improvvisamente, Lutfu inizia a parlare, ricordando una donna di nome Ilknur, la sua amante incinta. Racconta che il bambino nato da quella relazione aveva disabilità fisiche e che, incapaci di occuparsene, lo hanno dato in affidamento a un avvocato di Istanbul. Le parole di Lutfu, per quanto confuse, rivelano una verità agghiacciante: il loro figlio, portato via a Gusidè, era nato con disabilità e Tarik lo ha abbandonato. Gusidè crolla, sopraffatta dal dolore e dall’orrore.

Tornata a casa, Gusidè convoca Sezai e Nassan. Racconta della scoperta su Tarik, della disumanità con cui ha abbandonato il proprio figlio. Sezai suggerisce di usare la forza per costringerlo a confessare, ma Gusidè ha un piano più astuto: una trappola perfetta. Chiama Tarik, fingendo di aver rinunciato alla ricerca del figlio biologico, facendo credere che Lutfu non ricordi nulla. Tarik, celando un sottile sollievo, pensa di averla vinta. Ma un secondo dopo, riceve un messaggio anonimo: “So quello che hai fatto al bambino disabile. So che lo hai dato via. Se non vieni immediatamente all’indirizzo che sto per inviarti, tua moglie scoprirà tutta la verità. Ai 30 minuti.” Il panico lo assale.

La Trappola Perfetta: La Confessione di Tarik e la Rivelazione del Video


Tarik si reca all’indirizzo indicato, una zona industriale. Lì, un uomo, con calma minacciosa, gli rivela di sapere tutto sul bambino disabile, sullo scambio e sulla menzogna perpetrata a Gusidè. Tarik, invece di negare, inizia a giustificarsi, confessando ogni dettaglio, convinto di dover solo spiegare le sue ragioni. L’uomo, con un dispositivo nascosto, registra ogni singola parola.

Dal nascondiglio emergono Gusidè e Nassan. Era una trappola. Tarik, sconvolto, tenta di negare, ma la registrazione della sua confessione rompe ogni difesa. Gusidè gli chiede dove sia il loro figlio. Tarik non risponde. Gusidè decide di andare dal pubblico ministero.

Nel frattempo, nel suo ufficio, Oltan riceve un video da Ozur, la domestica di Mualla. Il video, registrato di nascosto, contiene una conversazione tra Oilem e Caraman. Le parole di Oilem rivelano la sconvolgente verità: Jan, il bambino che tutti credono essere figlio di Beram, è in realtà figlio di Tolga. Oltan rimane paralizzato. Jan è suo nipote. Oilem spiega di aver mantenuto il segreto per paura delle minacce di Beram. Oltan, dopo aver ricompensato Ozur, chiede che Tolga non sappia nulla.


La Giustizia e la Nuova Speranza

Il lavoro di Tolga e del suo team porta i suoi frutti: il video che incrimina Tarik viene recuperato. La prova schiacciante è nelle mani di Gusidè, che la presenta al pubblico ministero insieme alla confessione e alla testimonianza di Yesim.

Gusidè e Mualla si incontrano, pronte ad affrontare tutto per vie legali. Oltan incontra Oilem, che ammette di aver donato un rene a Tolga per salvare il padre di suo figlio. Le promette che il loro segreto rimarrà tale.


Tornata a casa, Gusidè trova Sezai distrutto: ha denunciato Ipek, sentendosi un fallimento come padre. Gusidè lo consola, ricordandogli che anche Ozan e Oilem hanno pagato per i loro errori e hanno trovato un nuovo equilibrio.

Oilem racconta a Mualla dell’incontro con Oltan, il quale ha promesso di mantenere il segreto su Jan. Mualla suggerisce di aspettare il compleanno del bambino per rivelare la verità a Karaman.

Il penultimo capitolo di “Tradimento” si chiude con le verità che emergono in superficie, le vite dei personaggi stravolte dalle rivelazioni e le promesse di giustizia e di lotta per la verità. L’attesa per il finale di stagione è più carica che mai.