SALVADOR REGRESA A LA PROMESA… ¿PARA QUEDARSE? 💔 || CRÓNICAS de LaPromesa series

Cari appassionati del Palazzo de La Promesa, preparatevi a un turbine di emozioni, perché le ombre del passato si allungano prepotentemente sui corridoi dorati e sui segreti sussurrati di questa acclamata serie di Televisión Española. La Promesa, teatro di amori impossibili, intrighi familiari e destini ineluttabili, sembra pronta a scrivere un nuovo, sconvolgente capitolo. Le indiscrezioni che circolano ultimamente non sono semplici pettegolezzi da salotto, ma veri e propri terremoti che scuotono le fondamenta delle nostre certezze: Salvador Romea potrebbe fare il suo ritorno. E se così fosse, questo non sarebbe un semplice ritorno, ma una rivelazione epocale, un’onda d’urto destinata a ridefinire le sorti di chi crediamo di conoscere. Si parla, infatti, di un ritorno non per un saluto fugace, ma per reclamare ciò che un tempo gli apparteneva di diritto, ciò che il suo cuore ha sempre desiderato: l’amore di María Fernández.

Le trame de La Promesa sono intessute di fili sottili, dove i confini tra vita e morte, presenza e assenza, sono spesso sfumati, se non addirittura inesistenti. Lo sappiamo bene. Ci sono personaggi che tornano dall’oblio, che riemergono come fantasmi dal passato, portando con sé echi di storie non ancora concluse. E poi ci sono i ricordi, quelle presenze eteree che aleggiano tra le stanze, capaci di scatenare tempeste emotive più potenti di qualsiasi apparizione fisica. Ma oggi, il rumore che giunge a noi è chiaro, quasi tangibile: Salvador Romea, il giovane tormentato, l’amore perduto, potrebbe varcare nuovamente la soglia del Palazzo.

E qui sorge la domanda bruciante, quella che ci tiene incollati allo schermo con il fiato sospeso: questo ritorno è un semplice atto di presenza, o un’affermazione di possesso? La storia di Salvador è legata indissolubilmente a quella di María, un legame forgiato nel fuoco della giovinezza e della passione, ma segnato dalla tragedia della guerra. Il destino, quel burattinaio beffardo che governa le vite dei personaggi de La Promesa, sembra non aver ancora terminato il suo gioco con loro.


Ricordiamo bene il primo, indimenticabile addio di Salvador. Il richiamo alle armi, la campagna del RIF nel nord Africa, un inferno che inghiottì tanti giovani vite. Salvador, fidanzato con la sua amata María, partì con la promessa di un ritorno, una promessa che sembrava destinata a infrangersi contro la dura realtà del conflitto. Per settimane, nel Palazzo, regnò il lutto. María pianse la sua perdita, Lope tentò invano di consolarla, e noi spettatori accettammo l’ineluttabilità del destino. L’idea che Salvador fosse scomparso per sempre si radicò profondamente. Poi, contro ogni previsione, contro ogni logica, tornò. Ferito, segnato nel corpo e nello spirito, ma vivo. Quel ritorno fu un colpo di scena inaspettato, una dimostrazione lampante che, in questo universo narrativo, nemmeno i morti sembrano essere completamente tali. La sua riapparizione fu un faro di speranza, ma anche l’inizio di un percorso tortuoso, segnato dalle cicatrici della guerra.

Questo è un tema ricorrente ne La Promesa: la resurrezione di esistenze considerate perdute. Pensiamo a Doña Leocadia, presunta defunta da oltre vent’anni, che un giorno spuntò fuori, viva e vegeta, gettando nel panico chiunque la credesse sepolta. Questo non significa che Salvador sia attualmente morto, sia chiaro. Significa piuttosto che, in questo mondo, anche i personaggi che diamo per scontati, quelli che crediamo siano usciti definitivamente di scena, possono riservarci sorprese. E se consideriamo che Salvador non si è allontanata poi così tanto dal Palazzo, che lavora in un’altra residenza nobiliare, a poca distanza, la sua potenziale ricomparsa acquista un peso ancora maggiore.

Dopo il suo ritorno dalla guerra, Salvador rimase a lungo nel Palazzo, cercando di ricostruire una vita, di riprendere il filo spezzato del suo amore con María. Il pubblico assistette al tormento interiore di María, divisa tra il fascino e la sicurezza offerta da Lope e l’amore travagliato ma profondo per Salvador. Salvador portava con sé il peso della guerra, le difficoltà fisiche, la cecità temporanea che rese il suo recupero ancora più arduo. Ma c’è un momento, un’immagine potente e commovente, che molti di noi ricorderanno con struggente affetto. Quando Pía finalmente diede alla luce il suo bambino, il piccolo Dieguito, Salvador era presente. Inizialmente distante, incapace di connettersi con quel piccolo essere a causa dei suoi traumi, il momento in cui prese in braccio il neonato sembrò spezzare le sue difese. Una scintilla si accese nei suoi occhi, la sua espressione si illuminò. Il Salvador traumatizzato, quello che sembrava irrimediabilmente compromesso per una vita normale e per una relazione con María, sembrò dissolversi, almeno per un po’. E da quel momento, María ritrovò la strada verso il suo amore.


Le loro speranze di un futuro insieme crebbero, culminando quasi in un matrimonio. Ma il destino, ancora una volta, decise di intervenire con la sua ironia crudele. Le regole ferree e ipocrite della nobiltà impedirono la loro unione: nessun membro del servizio poteva sposarsi contemporaneamente a un membro della nobiltà, per non “eclissare” il matrimonio di rango superiore. Una scusa ridicola, che alla fine vide Pelayo e Catalina convolare a nozze. Ma il futuro, come spesso accade a La Promesa, si rivelò beffardo. Pelayo abbandonò La Promesa, e Catalina non è più presente. Così, María si ritrovò, come si dice a volte, “rimasta in piedi con il pacchetto in mano”, senza il suo promesso sposo e con il suo piano per il futuro ridotto in cenere.

Dopo questi eventi, a Salvador fu offerto un nuovo impiego in un altro Palazzo, con uno stipendio migliore e prospettive di carriera. Lui e María promisero di mantenere vivo il loro amore nonostante la distanza, un voto che purtroppo il tempo e la lontananza logorarono inevitabilmente. E così, ufficialmente, la storia di Salvador Romea sembrava giunta al termine per noi spettatori. O almeno, così credevamo.

Ma il vento del cambiamento soffia forte sui set de La Promesa. Nelle ultime settimane, l’attore che interpreta Salvador, Mario García, è stato avvistato nei dintorni dei set. Fotografie sono circolate, le reti sociali sono esplose di speculazioni, e molti fan sono convinti che il suo ritorno sia imminente. È pura casualità, o un’astuta mossa promozionale da parte di Televisión Española per alimentare la nostra curiosità e mantenere viva la passione per questo personaggio? Perché, se qualcosa abbiamo imparato da La Promesa, è che questa serie adora ripetere i propri schemi narrativi, ma sempre con una svolta inaspettata, una torsione del destino che ci lascia a bocca aperta.


E ora, dobbiamo affrontare quella notte fatidica, la notte della “verbena”, quando María Fernández si lasciò trasportare un po’ troppo dagli avvenimenti, e da qualche bicchierino di troppo di anis. Ricordiamo che María confessò di essere incinta, e di aver indicato come padre un giovane libertino, affascinante e irresponsabile. Disse di aver sempre evitato quell’uomo proprio per la sua indole, ma che una sera, dopo qualche drink, la situazione degenerò. Ma cosa succederebbe se María avesse mentito? E se quella notte, mentre il villaggio era in festa, illuminato da luci scintillanti e allegria, Salvador Romea fosse presente alla stessa “verbena”? E se, dopo mesi di silenzio, il destino li avesse fatti incrociare nuovamente, cambiando per sempre le loro vite? È un vecchio adagio che dove c’è stato fuoco, restano sempre delle braci.

Se le cose fossero andate così, il bambino che María attende non sarebbe altri che di Salvador. Questo spiegherebbe, e darebbe un senso profondo, al suo presunto ritorno: non più solo un amore perduto, ma un padre che è tornato per assumersi le proprie responsabilità.

In questo scenario, María si troverebbe nuovamente di fronte al Padre Samuel, costretta a confessare la verità. Non sarebbe stato quel giovane dongiovanni a renderla madre, ma Salvador, colui che aveva creduto perduto per sempre. Una confessione che la obbligherebbe ad affrontare nuovamente il suo passato, ad ammettere la verità. E vedremo, ancora una volta, come La Promesa si trasformerà nel palcoscenico di un amore che sfida le distanze e il tempo.


Salvador tornerebbe come il vero salvatore, non solo nel nome, ma del destino di María. L’uomo che ritorna per liberarla dalla solitudine, dal dolore e da un futuro incerto. Perché a La Promesa nulla accade per caso. Ci hanno fatto credere che Salvador fosse morto, e poi è riapparso quando meno ce lo aspettavamo. Perché dunque non dovrebbe tornare ora? Non sarebbe un miracolo, ma giustizia poetica. E forse, questa volta, l’amore non arriverà troppo tardi. La povera María, così sfortunata in amore, merita di trovare finalmente la felicità.

Quindi, attendiamo con ansia. Speriamo che presto le voci si trasformino in realtà, e che il ritorno di Salvador Romea sia finalmente confermato. Soy tu Gustav, e vi saluto con un grande, stretto bacio.