SALE A LA LUZ: 👑 IL TESORO PERDUTO DELLA PROMESSA || CRONACHE da LaPromesa series
Nel regno del Palacio de La Promesa, dove le mura sussurrano segreti antichi e gli intrighi si tessono come un arazzo intricato, il denaro non è semplicemente una valuta: è l’architetto del destino stesso. Dicono che il denaro non compri la felicità, ma a La Promesa, sembra aver acquistato tutto: amore, silenzio, potere e persino vite umane. Se c’è una forza che muove i fili di questo magnifico palazzo, non è l’amore, né l’onore, né la nobiltà, ma il potere pervasivo del denaro.
Oggi, ci immergiamo nel più enigmatico dei tesori di questo palazzo, una somma di denaro misteriosamente scomparsa senza lasciare traccia. Parliamo del contenuto di una valigetta appartenuta a Vera, una giovane donna giunta al palazzo in fuga da un passato oscuro, portando con sé uno dei segreti più dimenticati e più ricercati dell’intera serie. Rimanete con me fino alla fine, perché insieme non solo sveleremo il mistero di questa valigetta perduta, ma scopriremo anche come verrà utilizzato il denaro di un nuovo investimento milionario da parte di RTVE per assicurare il futuro scintillante de “La Promesa”.
Sono il vostro Gustav, e come sempre, vi porto una storia de “La Promesa” che merita di essere raccontata. Sapete che il miglior contenuto di qualità lo trovate sempre qui con me. Quindi, vi invito a accomodarvi, a godervi un po’ della mia compagnia e a rilassarvi.
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Iniziamo con un argomento che ho deciso di intitolare “Il Denaro Maledetto di Vera”.
Quando la giovane Vera apparve a La Promesa, la sua storia sembrava una delle tante. Ma dietro quel volto spaventato si celavano una fuga disperata, una denuncia audace e un pericolo mortale. Suo padre, il Duca de Carril, aveva giurato di ucciderla nel momento in cui lei aveva osato denunciarlo. E Vera fuggì dal palazzo con l’unica cosa che possedeva: una valigetta colma di denaro. Denaro che, a suo dire, apparteneva alla sua famiglia, ma che lei aveva preso per iniziare una nuova vita, lontana da quell’inferno.
Ricordiamo che fu López a trovarla, a portarla al Palacio de La Promesa e a nasconderla nel sottotetto. Nel frattempo, nel piano inferiore, nessuno immaginava che tra le travi polverose e l’ombra di quel sottotetto si celassero una fuggitiva e un segreto milionario. Lì, nel silenzio più assoluto, Vera nascose la sua preziosa valigetta.

Ma il destino, e i brillanti sceneggiatori, non tardarono a far sì che la valigetta venisse scoperta. L’ex maggiordomo, Rómulo Baeza, la trovò. Non sapendo a chi appartenesse, e con l’innocenza di chi non conosce la vera storia, la consegnò direttamente alla Marchesa Doña Cruz. E la Marchesa, fedele al suo stile calcolatore, non esitò un istante: dichiarò che quel denaro le apparteneva e se ne impossessò senza batter ciglio.
Da quel momento in poi, della valigetta non si seppe mai più nulla. Né un accenno, né un indizio, né un ricordo. La valigetta scomparve per sempre, portandosi con sé la traccia di una delle somme di denaro più ingenti mai transitate per il palazzo.
Nel corso dei numerosi episodi, gli spettatori si sono interrogati ancora e ancora: cosa è successo al denaro della valigetta di Vera? Doña Cruz se lo è tenuto segretamente? L’ha utilizzato per coprire i debiti familiari, o è ancora nascosto in qualche angolo del palazzo, tra le sue mura, in attesa di essere scoperto?

C’è un dettaglio cruciale in tutta questa vicenda. Sappiamo con certezza che quel denaro non è quello che ha pagato l’avvocato di Doña Cruz. Quel costosissimo compenso è stato coperto dalla vendita del Palacio de Cádiz, una proprietà che era un’eredità della Marchesa, lasciatale da suo padre, il Barone de Linaja. Ricordiamo come, una volta che Doña Cruz fu imprigionata, Alonso, il Marchese, riuscì a vendere quel palazzo, riuscendo così a finanziare la difesa della moglie.
Ciò rende la valigetta di Vera un mistero assoluto, un filo narrativo non concluso che gli spettatori non dimenticano e che potrebbe riemergere in qualsiasi momento, pronto a cambiare le sorti di tutti. Immaginate per un istante che qualcuno, forse Doña Leocadia, o persino il temibile Rasputín, trovi quel denaro nascosto. Quanti problemi causerebbe? Quanti conflitti riaccenderebbe? Perché a La Promesa, nulla scompare per sempre; attende solo il suo momento per ritornare.
Se qualcosa abbiamo imparato in questa serie quotidiana di Televisión Española, è che il denaro è il vero scettro del potere. Con il denaro, Lorenzo de la Mata, il Capitano Garrapata, è riuscito a comprare volontà, a infiltrarsi negli affari dei Luján e a manipolare contratti a suo favore. Con il denaro, Margarita Jopis ha vinto il 25% del palazzo in quell’indimenticabile partita di poker, un gioco che ha cambiato per sempre la storia dei Luján. E con il denaro, Santos Pellicer ha ricattato Pí Darre con il segreto più oscuro del palazzo. Inoltre, con il denaro, il Barone de Valladares ha tentato più volte di umiliare Catalina de Luján, mettendo a rischio gli stipendi dei contadini.
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Ma non finisce qui. Il denaro è sempre stato un’arma, un mezzo per sottomettere, per controllare, per comprare silenzi. Ed è per questo che il mistero della valigetta di Vera continua a pesare così tanto: rappresenta la corruzione più pura, l’avidità che si nasconde anche sotto le tovaglie della sala da pranzo principale.
Tuttavia, non tutto il denaro a La Promesa è maledetto. C’è un altro capitale, molto più recente, di cui voglio parlarvi, un denaro che può portare luce, speranza e, soprattutto, garantire la continuità di questa straordinaria serie di Televisión Española.
Ve lo racconto: in questi giorni, La Promesa non è solo sulle labbra di tutti per le sue trame avvincenti, ma anche per ciò che accade dietro le quinte. Radio Televisión Española ha annunciato un investimento milionario destinato a rafforzare la produzione della serie, garantendo così nuovi episodi, trame ancora più ricche e una continuità assicurata. Questo nuovo investimento non è un semplice gesto finanziario; è una scommessa sul talento spagnolo, sui creatori di storie, sui tecnici, sugli attori e su tutte le persone che fanno sì che questa serie brilli ogni pomeriggio su Televisión Española.

Oltre un milione di spettatori si siedono ogni pomeriggio di fronte al televisore, e molti altri seguono la serie da RTV Play e da Netflix per non perdere nemmeno un istante delle storie che si svolgono nel Palazzo dei Luján. E devo aggiungere un dettaglio importante. Se c’è una persona all’interno di Televisión Española che ha difeso questo tipo di contenuti fin dal primo giorno, quella è María Eiz Aguirre, la direttrice della comunicazione e della partecipazione di RTVE. Una donna che crede fermamente nel potere della fiction spagnola di emozionare, ispirare e unire il pubblico. Una delle sue recenti dichiarazioni è stata chiara: “Le storie che si connettono con le persone sono quelle che ci fanno crescere come emittente pubblica.” E questo è esattamente ciò che La Promesa è riuscita a fare: connettere, unire generazioni intere di fronte al televisore e dimostrare che la televisione pubblica può competere alla pari con le grandi piattaforme, offrendo qualità, emozione e intrattenimento.
Grazie a questa visione, RTVE non solo mantiene viva la sua fiction più vista, ma rafforza il talento nazionale, scommette sugli attori, sugli sceneggiatori, sui tecnici e su tutto il team. E, soprattutto, garantisce che La Promesa rimanga a lungo il fiore all’occhiello del dramma spagnolo contemporaneo.
Quindi, come potete vedere, con questo nuovo investimento avremo trame rinnovate, rivitalizzate e, spero, così potenti da non permetterci di distogliere lo sguardo dallo schermo nemmeno per un secondo.

Sono il vostro Gustav, vi aspetto domani mattina alle 10 sul Canale Uno per le anticipazioni settimanali. Non mancate, perché prendo nota! E ora, vi saluto come sempre con un grande bacio stretto.