Marta, Angosciata per Andrés, Trova un Momento di Sfogo con Begoña – “Sueños de Libertad” Tesse un Dramma di Amore e Incerto Futuro
La tenuta di La Promesa, solitamente un crocevia di intrighi e passioni, è oggi avvolta da un’ombra di profonda inquietudine. Le dinamiche emotive dei personaggi di “Sueños de Libertad” raggiungono nuove vette di tensione, con Marta al centro di un turbine di paura e disperazione, il cui sfogo con la fidata Begoña rivela la fragilità del tessuto su cui poggia la loro esistenza.
Le scene che si svolgono sono cariche di una drammaticità palpabile. Marta, con lo sguardo perso e la voce incrinata dall’emozione, cerca conforto e risposte, trovando in Begoña una spalla su cui piangere e una confidente insostituibile. La conversazione, inizialmente frammentata da domande frenetiche sulla sorte di Ludwica María e la presenza del padre, si trasforma rapidamente in un crudo e toccante confronto con la realtà della gravissima condizione di Andrés.
Il padre, infatti, si rivela un pilastro di tenacia, seppur mosso da una profonda angoscia. La sua ostinazione a non allontanarsi dal capezzale di Andrés, nonostante le insistenze di Marta di concedersi un momento di riposo, sottolinea il legame indissolubile tra i due uomini e la gravità della situazione. L’incertezza sulla ripresa di Andrés è un macigno che grava su tutti, ma forse in particolar modo su Marta, il cui amore per lui sembra quasi un filo teso sopra un abisso.

La situazione medica di Gabriel, pur confermando una ripresa fortunata, non offre alcun sollievo generale, anzi, sembra acuire la preoccupazione per Andrés. Il fatto che Gabriel sia stato dimesso “troppo presto” evidenzia la precarietà della salute in questo contesto, un promemoria costante della fragilità della vita stessa. Le parole di Andrés – “Vete a casa e quédate con él. Aquí somos muchos los que estamos atendiendo” – pur dettate da un senso di responsabilità condivisa, risuonano con una malinconica consapevolezza della separazione e dell’attesa.
Ma è quando le domande di Marta si concentrano sui medici e sulle reali condizioni di Andrés che il dramma prende la sua piega più oscura. La risposta di Andrés, pronunciata con una franchezza disarmante, congela il sangue nelle vene: “Marta, los médicos no saben si se va a despertar.” Questa dichiarazione, secca e priva di edulcorazioni, catapulta Marta in un abisso di terrore. La successiva aggiunta, “Y si lo hace, no saben cómo podría afectarle el coma,” apre uno scenario di possibili conseguenze devastanti, lasciando Marta a lottare contro un nemico invisibile e incomprensibile.
La musica, che spesso accompagna i momenti più intensi di “Sueños de Libertad”, sottolinea il profondo turbamento di Marta. La domanda ripetuta, “Pero afectarle, ¿cómo?”, è un grido soffocato di chi non riesce a razionalizzare il terrore di una perdita incalcolabile. È in questo momento di vulnerabilità estrema che Marta si rivolge a Begoña, aprendo il suo cuore con una sincerità disarmante.

“Begoña, qui nadie nos está concretando nada,” lamenta Marta, esprimendo la frustrazione e l’angoscia di trovarsi di fronte a un muro di incertezze mediche. Le parole che seguono sono un vero e proprio cataclisma emotivo: “Andrés podría podría perder movilidad.” Questa specifica prospettiva, la potenziale perdita di mobilità, aggiunge un ulteriore livello di angoscia alla già pesante incertezza sul risveglio. Marta non riesce a comprendere la logica dietro l’atto eroico di Andrés, un atto che lo ha portato sull’orlo del precipizio.
“No entiendo por qué tuvo que quedarse hasta el final. Porque quiso arreglar la caldera. Es que no tiene ningún sentido,” esclama Marta, la sua voce carica di un misto di incredulità e disperazione. La spiegazione di Andrés, che sottolinea la profonda responsabilità del fratello nei confronti dei lavoratori (“Quería tratar de salvar a a los trabajadores por si no daba tiempo a desalojar. Ya sabes el gran sentido de la responsabilidad que tiene mi hermano”), pur confermando la nobiltà d’animo di Andrés, non riesce a lenire la paura di Marta. Anzi, questa stessa responsabilità, che lo ha reso così ammirevole, è quella che un tempo lo ha portato a rinunciare alla felicità con Marta. Questo parallelismo aggiunge una nota amara e malinconica alla loro storia d’amore.
Il cuore di Marta è spezzato dal pensiero di una potenziale perdita. “No podría soportar perderle,” sussurra, una confessione carica di un amore profondo e di un terrore paralizzante. Le parole di Begoña, che cercano di infondere speranza – “No, eso no lo digas ni en broma. Eso no va a pasar, ¿me oyes?” – sono un balsamo per l’anima ferita di Marta, ma la paura è radicata troppo profondamente.

Il bisogno di Andrés di essere felice, di vivere pienamente, è un desiderio ardente che Marta condivide con tutta se stessa. “Es que Andrés se merece vivir, ser feliz y nosotros lo necesitamos,” afferma con una determinazione che traspare nonostante la fragilità. La speranza, seppur flebile, è riaccesa dalla ferma convinzione di Begoña: “Va a salir adelante, ya lo verás.” La risposta di Marta, “Ojalá,” è un sussurro carico di un desiderio quasi disperato.
La conversazione si addentra ulteriormente nelle motivazioni di Marta e nel suo senso di colpa. La sua dedizione alla fabbrica, inizialmente interpretata come un tentativo di onorare la volontà di Andrés, viene ora rivelata come un meccanismo di difesa, un modo per affrontare la paura che la attanaglia. “Si he estado tan pendiente de la fábrica es porque sé que es lo que él hubiese querido, que no nos preocupásemos de él y y que luchásemos por la empresa y por los trabajadores,” confessa, ma subito aggiunge il peso della sua angoscia personale: “Pero he estado aterrada pensando en que quizá no superaba la operación sin poder estar yo a su lado.”
Il culmine di questo momento di vulnerabilità si raggiunge con la sua straziante dichiarazione finale: “No puedo perder otra persona a la que amo.” Questo profondo bisogno di preservare le persone amate, questo terrore di rivivere il dolore della perdita, è il motore del suo sfogo. Begoña, con la sua comprensione e il suo affetto, risponde con un commosso “Ya lo sé, cariño. Ya lo sé,” consolidando il loro legame e offrendo un fragile, ma prezioso, sostegno in un momento di oscurità in cui il futuro di Andrés, e di conseguenza il loro, è avvolto da un’incertezza agghiacciante.

La puntata di “Sueños de Libertad” si chiude con questa scena, lasciando gli spettatori con il cuore in gola, desiderosi di scoprire se l’amore e la determinazione di Marta e Begoña riusciranno a superare le insidie del destino e a riportare Andrés alla vita, e alla felicità. Il destino dei personaggi, intrecciato indissolubilmente con quello della fabbrica e con le passioni che li animano, è più incerto che mai.
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