Digna Esce Dalla Vita Di Don Pedro, Ma A Che Prezzo? In “Sueños De Libertad”

Amici appassionati di “Sueños De Libertad”, preparatevi per un’immersione ancora più profonda nelle torbide acque delle rivalità e dei segreti che attanagliano le famiglie Reina e Merino. Le trame si infittiscono, le decisioni avventate rischiano di far crollare interi imperi familiari, e un singolo passo falso potrebbe segnare l’inizio di una catastrofe irrimediabile. In questo capitolo esplosivo, assistiamo a uno scontro frontale che segna un punto di non ritorno, specialmente per la figura di Digna e per il tormentato Don Pedro.

La scena si apre tra le mura fumanti della fabbrica, un luogo simbolo di speranza e, ora, di crescente tensione. Andrés e Tasio, immersi in una conversazione che prelude a nuove strategie, vengono interrotti dall’apparizione di Gabriel. Il suo volto, solitamente calmo e riflessivo, è ora contratto da una severità che non ammette repliche. “Buonasera,” esordisce, annunciando una notizia che scuote le fondamenta della loro gestione: “Ho appena parlato con Pardo. Sembra che i lavoratori stiano esercitando pressioni affinché si riunisca con noi, poiché c’è una nuova offerta.”

Tasio, colto di sorpresa, non nasconde un lampo di sollievo: “Beh, questo è un bene, no? Una notizia fantastica. Accetteranno la proposta che avevi fatto.” Ma Gabriel, con un’amarezza palpabile, tronca ogni illusione: “No, esattamente. Qualcuno della direzione ha aggirato Pardo e ha parlato direttamente con i lavoratori, offrendo loro un aumento del 30% in più rispetto a quanto previsto.”


L’alterazione di Tasio è immediata e viscerale: “Come dice che qualcuno della direzione? Se quell’aumento non è stato pattuito in nessuna riunione!” È in questo preciso istante che Andrés interviene, con una fermezza che mira a placare gli animi ma che rischia di incendiare la miccia: “Sì, sono stato io.”

La rivelazione di Andrés getta un’ombra di disappunto sul volto di Tasio. “Molto bene, Andrés,” tuona, con una nota di rimprovero che incrina l’aria. “Vai per la tua strada, senza valutare i rischi, parli con Adolfo e proponi una nuova offerta. Ben fatto.” Andrés tenta di giustificare la sua azione impulsiva: “Volevo fare un ultimo tentativo per risolvere la situazione nel migliore dei modi. Spero non l’abbia vista male.”

Gabriel, tuttavia, non può nascondere la sua crescente inquietudine. La sua voce è tesa quando avverte Andrés: “Andrés, non puoi prendere una decisione del genere senza consultarmi.” La replica di Andrés è un misto di pragmatismo e audacia: “E non credi che sia meglio pattuire un po’ di più piuttosto che rischiare un processo che potrebbe distruggere la nostra reputazione e portarci alla rovina?”


Lo sguardo di Gabriel si fissa su Andrés, un misto di rimprovero e un inatteso riconoscimento: “Hai messo a rischio troppo, anche se devo ammettere che la mossa ti è riuscita bene. Congratulazioni.” Tasio, ancora sorpreso ma ormai convinto dalla svolta positiva, aggiunge: “Beh, se persino Gabriel lo ammette, lui che è l’esperto di cause legali, mi unisco anch’io alle congratulazioni, Andrés.”

Gabriel conclude, con la sua solita autorevolezza: “Domani riunirò il consiglio e comunicherò loro il nuovo accordo. Non credo che nessuno si rifiuterà. Poi parlerò con Pardo.” Ma mentre Andrés e Tasio si allontanano, Gabriel coglie l’attimo per una telefonata segreta, il cui contenuto potrebbe rivelarsi più oscuro di quanto sembri: “Buonasera. Il caporedattore del Nacional, per favore. Riguarda la situazione che stanno vivendo alcuni lavoratori in un’azienda di Toledo, Perfumerías de la Reina. Attendo. Grazie.”

Nel frattempo, nel laboratorio, l’atmosfera è carica di un’attesa quasi palpabile. Cristina e Luis, tornati dopo cena, sono immersi nel culmine della creazione del tanto agognato profumo della “Banda del Rey”. Luis tiene tra le mani una piccola fiala, il cui contenuto potrebbe cambiare le sorti di tutto. “Finalmente,” sussurra con eccitazione, “vediamo cosa abbiamo qui.” Sfiora il naso con il flacone e un sorriso sornione gli illumina il volto: “Credo che ce l’abbiamo fatta. La Banda del Rey. Annusa, Cristina.”


Lei si avvicina, inspira profondamente e un’esclamazione di pura gioia le sfugge dalle labbra: “Ce l’abbiamo fatta! Finalmente ce l’abbiamo fatta!” Luis, contagiato dall’euforia, la stringe in un abbraccio liberatorio: “Ce l’abbiamo fatta, ma non da solo. Ce l’abbiamo fatta entrambi. Senza il tuo talento, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile, perché sei una profumiera eccezionale.” Cristina, con gli occhi lucidi, risponde: “L’eccezionale sei tu.”

Mossa da un’emozione travolgente, Cristina si lascia andare, sfiorando le labbra di Luis in un bacio fugace. Ma lui, con una dolcezza quasi dolorosa, la allontana pochi secondi dopo. “Un momento,” mormora. Cristina, resa conto dell’accaduto, arrossisce visibilmente e sussurra, con la voce spezzata dall’emozione: “Perdonami, mi dispiace.” L’aria si carica di una tensione inattesa, e quello che sembrava un trionfo assoluto potrebbe trasformarsi in un nuovo, doloroso conflitto.

Ma è nella casa della famiglia Carpena che si consuma il dramma più intenso. Claudia si prepara ad uscire quando, all’improvviso, appare Digna. La salutano con un cordiale “Doña Digna, salve.” Digna risponde con un sorriso quasi impercettibile: “Salve, Claudia. Come stai?” Claudia, cercando di mantenere la compostezza, replica: “Molto bene, molto bene. Sono venuta a trovare il malato per un po’. Ve lo lascio qui, mi raccomando, prendetevi molta cura di lui, eh? Bene, non vi disturbo più. Buona serata.”


Mentre Claudia si ritira, Don Pedro si rivolge a Digna con un tono carico di apprensione: “Mi hai fatto preoccupare molto. È tardi. Non c’è bisogno che mi tratti con questa indifferenza.” Ma Digna lo guarda con un freddo quasi glaciale: “Non ho smesso di pensarti tutto il giorno, sai? Ti disprezzo profondamente e non credo che potrò perdonarti mai, ma soprattutto, non so se potrò perdonare me stessa per non essermi accorta prima del mostro che sei.”

Don Pedro, nel tentativo di minimizzare la situazione, cerca di intervenire: “Stai esagerando le cose.” Ma Digna, furiosa, lo interrompe con una voce tremante di rabbia: “Non ti arrendi mai, vero? Damián aveva ragione. Mio nipote Andrés aveva ragione. Mio figlio aveva ragione e io… io sono stata un’stupida a decidere di fidarmi di te.”

Don Pedro, tentando una patetica giustificazione, risponde con calma: “Perché in fondo sai che tutto quello che ho fatto è stato per il bene della tua famiglia.” Digna lo guarda con un disprezzo assoluto: “Per favore, smettila di fare la vittima. Spero che Rosaura e Pruden abbiano già fatto le valigie. Non vedo l’ora di uscire dalla tua vita per sempre.”


Don Pedro, con un filo di voce supplice, la implora: “Non farlo, ti prego. Cosa sarei di me se ti perdessi?” Digna, ferma e determinata, afferma con risolutezza: “Ora potrai scoprirlo.”

Don Pedro la guarda con disperazione negli occhi: “Digna, non costringermi a farlo, ti prego.” Ma Digna, con un gesto di incredulità, incalza: “Costringermi a fare cosa?”

Don Pedro, con voce ferma e minacciosa, risponde: “Se varchi quella porta, non avrò altra scelta che chiamare la Guardia Civil per farti arrestare per la morte di Jesús.” Digna lo fissa con stupore e sdegno: “Non ne saresti capace.” Ma Don Pedro sentenzia con assoluta determinazione: “Non mi lasci altra scelta. Dipende da te.”


L’ambiente si carica di una tensione quasi insopportabile. Entrambi sanno che qualsiasi movimento, qualsiasi parola, potrebbe cambiare irrevocabilmente il corso delle loro vite. La notte nella famiglia Carpena si tinge di paura, rabbia e segreti che minacciano di esplodere in maniera fragorosa.

Digna riuscirà a sottrarsi alla morsa di Don Pedro senza che lui ricorra a misure drastiche? Quale sarà l’impatto della decisione impulsiva di Andrés sull’offerta ai lavoratori e sulla stabilità della fabbrica? E soprattutto, Luis e Cristina riusciranno a preservare la loro nascente relazione di fronte alla crescente tensione nel laboratorio?

Lasciateci nei commenti le vostre teorie più audaci. Siamo ansiosi di leggere le vostre previsioni. Grazie per averci accompagnato in questa anteprima esclusiva di “Sueños De Libertad”. Vi aspettiamo al prossimo speciale. Alla prossima!