Chloe le chiede a Marta di rientrare al lavoro a tempo pieno – Sogni di Libertà
Un incontro cruciale a La Reina de la Reina: il futuro dell’impero dei profumi è appeso a un filo.
Nelle intricate e spesso spietate sale delle riunzioni di “La Reina de la Reina”, le dinamiche di potere celano tensioni che possono far tremare le fondamenta stesse di un’azienda. Di recente, un incontro particolarmente carico di significato si è svolto tra due figure chiave: Marta, una donna che ha evidentemente subito un duro colpo, e Chloe, un’esecutiva di alto livello con un’aria di determinazione incrollabile. Le parole scambiate tra loro non sono state semplici chiacchiere aziendali, ma vere e proprie scintille che hanno rivelato le fragilità di un impero e la necessità di un ritorno a tutto campo di Marta per salvarlo dall’oblio.
La conversazione, venata di un drammatico senso di urgenza, è iniziata con un’analisi impietosa della situazione attuale di “La Reina de la Reina”. Marta, con una sincerità disarmante, ha dipinto un quadro desolante: “Cosa credete sia successo nelle profumerie de la Reina per essere arrivate a toccare il fondo in questo modo? Quali errori sono stati commessi?” La sua risposta è stata tagliente, suggerendo che più che errori strategici, siano state una “serie di incidenti, di disgrazie inaspettate, senza menzionare le molestie e il gioco sporco della concorrenza.” Un accenno chiaro a nemici esterni, ma anche a possibili debolezze interne.
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Chloe, riconoscendo il valore di questa franchezza, ha espresso apprezzamento: “Apprezzo che lei sia così sincera e diretta. È un valore importante in un’alta dirigente.” Questo riconoscimento, quasi un complimento, è sembrato provenire da una donna che comprende a fondo la natura competitiva del mondo degli affari, avendo forse vissuto esperienze simili nella sua precedente carriera, come ha suggerito Marta con una punta di malinconia: “Credo che se lo avessero mantenuto alla direzione, non saremmo arrivati a questo punto così disastroso.” Un’allusione velata a decisioni passate che potrebbero aver compromesso il destino dell’azienda.
La domanda cruciale, quella che ha posto le basi per il resto della conversazione, è stata sulle ragioni del sollevamento di Marta dal suo incarico: “Cosa è successo per far sì che Joaquín Marino la sollevasse dal suo incarico?” Marta, pur desiderando evitare dettagli scomodi, ha rivelato che c’è stata “una votazione non unanime del consiglio.” Questa frase, apparentemente innocua, apre uno squarcio su un passato di lotte di potere interne e possibili dissapori all’interno del consiglio direttivo. Chloe, con una comprensione quasi predatoria, ha immediatamente collegato questa situazione alla sua esperienza: “Immagino che in Brosart voi siate abituati alle intrighi aziendali, alle lotte di potere interne. Credo che con questo mi spiego.”
Ma il vero fulcro dell’incontro è arrivato con la richiesta diretta di Chloe: “Quando pensa di rientrare al 100% al lavoro?” La risposta di Marta, pur promettendo un ritorno progressivo, ha lasciato trasparire un peso ancora non completamente sciolto: “La verità è che con quello che è successo con l’incidente non mi sono fermata, ma naturalmente mi rientrerò progressivamente nella mia posizione e non trascurerò gli impegni che ho con il ruolo politico di mio marito.” Questo fa emergere un aspetto della vita di Marta che sembra essere un ostacolo, o almeno una distrazione, per il suo pieno rientro.

Chloe, con un’audacia che rasenta l’impertinenza, ha messo Marta di fronte a una realtà scomoda, affrontando direttamente il suo ruolo: “Mi dica, si sente a suo agio essendo l’ombra di suo marito?” La reazione di Marta è stata immediata e decisa: “Non sono la sua ombra.” Questa affermazione è stata cruciale, una rivendicazione della propria identità e indipendenza.
Ed è qui che la richiesta di Chloe diventa un appello disperato e appassionato: “Marta, per favore, rientri al lavoro al 100%. Confidi in me. In questa fase lei sarà più necessaria che mai.” Le parole “più necessaria che mai” sono cariche di drammaticità, suggerendo un pericolo imminente o una sfida epocale che incombe su “La Reina de la Reina”. Chloe le sta offrendo non solo un posto di lavoro, ma un ruolo di salvatrice, una persona indispensabile per la sopravvivenza dell’azienda. La domanda successiva di Chloe, “Posso contare su di lei?”, sigilla l’importanza di questo momento.
Marta, dopo una breve esitazione, accetta, ma con una condizione: “Certo, certo. Anche se devo chiederle di darmi una settimana per poter rientrare.” Un piccolo respiro di sollievo per Chloe, che concede con un “Concesso,” ma che sottolinea l’urgenza della situazione.

La conversazione si è poi spostata su un piano più personale e potenzialmente delicato, con una domanda su suo padre: “E suo padre? Cosa succede con mio padre?” Marta rivela che il signor de la Reina e suo fratello Andrés sono gli unici due azionisti che non ha ancora incontrato personalmente. Mentre per Andrés, accusa comprensione e spera nella sua pronta guarigione – un dettaglio che suggerisce un problema di salute o un incidente che ha colpito la famiglia – la presenza del padre in fabbrica quel giorno è un ulteriore segno dei tempi turbolenti: “Credo che mio padre passerà oggi per la fabbrica. Vuole stare vicino a mio fratello in questi momenti e spero che lo capisca.”
Questo ultimo scambio rafforza l’idea che “La Reina de la Reina” stia attraversando una crisi che coinvolge non solo le sorti aziendali, ma anche le dinamiche familiari. I “momenti complicati per la famiglia” risuonano come un presagio, un indicatore che le sfide che Marta dovrà affrontare nel suo ritorno al lavoro saranno intrecciate con le vicende personali e familiari.
Il commiato è cordiale, ma non privo di un sottinteso: “Comprendo perfettamente e davvero non voglio rubarle altro tempo. È stato un piacere, signorina Duba.” Chloe insiste per essere chiamata “Chloe, per favore,” e si rivela essere francese. L’interscambio finale: “Chloe, senza l’accento. Mia madre mi ha dato il nome. In Francia, Marta, che mi chiamino come vogliono.” Questo scambio finale, apparentemente frivolo, potrebbe suggerire una donna che abbraccia la propria identità, un tratto che spera di vedere riflesso in Marta nel suo imminente ritorno.
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L’incontro tra Chloe e Marta si chiude con un patto tacito. Marta è stata chiamata a un ritorno in grande stile, non solo per salvare un impero di profumi, ma forse per ritrovare sé stessa e il suo posto in un mondo complesso e spietato. Il destino di “La Reina de la Reina” è ora nelle mani di una donna che ha dimostrato forza e resilienza, ma che deve ancora dimostrare di poter reggere il peso di un impero sull’orlo del baratro. Le prossime settimane saranno decisive, e i fan di “Sogni di Libertà” attenderanno con il fiato sospeso le mosse di Marta.