ANDRÉS INIZIA A METTERE INSIEME I PEZZI DI UN INGANNO PERFETTAMENTE PIANIFICATO IN “SUEÑOS DE LIBERTAD”
Milano, Italia – Il mondo di “Sueños de Libertad” è di nuovo scosso da un terremoto di decisioni che ridefiniscono equilibri consolidati e seminano il caos tra gli azionisti. In un colpo di scena che ha lasciato tutti a bocca aperta, Gabriel de la Reina è stato nominato nuovo direttore della fabbrica, una mossa strategica audace e inaspettata voluta direttamente da Brosard. L’annuncio ha provocato un turbinio di incredulità e disappunto, specialmente agli occhi di Andrés, che non riesce a nascondere il suo profondo sconcerto. Quali saranno le ripercussioni di questa nomina e come cambierà il futuro della famiglia de la Reina e di tutti coloro che gravitano attorno all’impero industriale?
La puntata si apre nel cuore pulsante dell’ufficio di Chloe, dove la giovane donna sta affrontando una conversazione telefonica carica di tensione. La sua voce, pur mantenendo un rigore professionale, tradisce un sottile filo di disagio mentre si rivolge al signor Brosard. “La capisco perfettamente, signor Brosard,” dichiara con tono contenuto, “ma lei mi ha affidato un compito specifico e credevo che le decisioni relative a questo lavoro mi spettassero.” La sua domanda successiva, “È sicuro della sua scelta?”, resta sospesa nell’aria prima che la risposta concisa e perentoria di Brosard metta fine alla conversazione. Con un cenno del capo, visibilmente turbata, Chloe conclude la chiamata, lasciando il telefono sul tavolo con un sospiro frustrato. I suoi capelli le sfiorano il viso mentre, senza perdere un istante, compone un altro numero, la determinazione che riaffiora sul suo volto. “Tasio,” ordina con voce imperativa, “vorrei che convocassi tutti gli azionisti tra venti minuti. È una questione di estrema importanza. Assicurati anche che sia presente il segretario del consiglio, il signor Gabriel de la Reina. La sua presenza è indispensabile. Grazie mille.” Dall’altra parte della linea, Tasio annuisce e riaggancia, le sue domande sopite di fronte all’urgenza impartita.
Pochi minuti dopo, Luis e Cristina sono i primi ad arrivare nel luogo dell’incontro, entrambi visibilmente incuriositi dalla convocazione improvvisa. Luis tiene in mano una cartella contenente la formula dei nuovi profumi, il progetto tanto richiesto da Chloe. “A cosa è dovuta tanta premura, signorina Dua?” chiede, non potendo trattenere la sua perplessità. Chloe, immersa nei documenti, risponde laconica: “Lo saprete non appena arriveranno gli altri azionisti.”
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L’atmosfera nella sala si fa sempre più tesa mentre i posti vengono occupati uno dopo l’altro. Gli sguardi incerti si incrociano, ognuno intento a decifrare il motivo di quell’urgenza inusuale. Inaspettatamente, arriva Joaquín, che coglie l’occasione per un annuncio che coglie tutti di sorpresa. “Vorrei comunicarvi una cosa, dato che siamo tutti riuniti,” annuncia con voce serena, nonostante il suo volto tradisca stanchezza. “Ieri sera ho presentato le mie dimissioni.”
Un silenzio assordante cala nella sala. Marta, visibilmente scioccata, esclama: “Cosa stai dicendo, Joaquín?” Lui abbassa lo sguardo e prosegue: “Come tutti sapete, Brosard ha deciso di restituirmi la mia vecchia posizione di incaricato, ma le misure radicali che si stanno adottando all’interno dell’azienda mi hanno portato a prendere questa decisione. D’ora in poi, sarò presente in azienda solo in qualità di azionista.”
Tasio lo osserva incredulo: “Sei completamente sicuro di ciò che stai facendo?” Joaquín annuisce fermamente. “Sì, Tasio, è una decisione ponderata. Non si torna indietro.”

In quel momento, Gabriel interviene per la prima volta, la sua voce calma e misurata. “Signorina Dua, potrebbe dirci a cosa si deve tanta urgenza nell’organizzare questa riunione?”
Chloe, ritrovando la sua consueta compostezza, risponde: “Certamente. La prima cosa che devo comunicarvi è che, a partire da oggi, l’azienda cambierà nome in ‘Profumerie Brosard de la Reina’. È una decisione presa direttamente dalla direzione di Brosard. Gli operai stanno già sostituendo la vecchia cartellonistica e ci aspettiamo che tutto sia pronto per domani.” Marta, indignata, non può fare a meno di replicare: “E non crede che ancora una volta ci avvisi troppo tardi? Ieri mio padre, Don Damián, si è imbattuto in uno di quei cartelli e ne è rimasto enormemente turbato.” Chloe la guarda con indifferenza, anche se la sua voce trasmette una freddezza diplomatica: “Mi dispiace molto per quanto accaduto, Signora Marta. Cercherò di evitare che si ripeta.”
Prende un respiro profondo e, prima che qualcuno possa intervenire, aggiunge con tono solenne: “E infine, ma non meno importante, ho appena ricevuto una chiamata dal signor Brosard per comunicarmi chi sarà alla guida della direzione della fabbrica d’ora in avanti.”

La sala piomba di nuovo nel silenzio, mentre tutti si scambiano sguardi interrogativi, tentando di indovinare il nome. Chloe fa una breve pausa, consapevole dell’impatto che le sue parole avranno. Finalmente, dichiara: “È per me un onore comunicarvi che la persona che occuperà la direzione sarà il signor Gabriel de la Reina.”
Lo sbigottimento è palpabile sui volti di tutti. Andrés incrocia lo sguardo di Gabriel, uno sguardo carico di diffidenza e incredulità. “Nessuno sembra capire cosa stia accadendo.” Gabriel, fingendo sorpresa, rimane immobile per qualche secondo prima di rispondere. “Io…” Chloe annuisce con un sorriso diplomatico. “Sì, congratulazioni, signor de la Reina.”
Tasio, ancora confuso, prende la parola: “Mi scusi, Chloe. Nessuno di noi ha nulla contro Gabriel o il suo lavoro di avvocato. Ma come è possibile che venga improvvisamente nominato direttore della fabbrica?”
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Andrés interviene a sua volta, visibilmente irritato: “Sono d’accordo. Sono molto sorpreso da questa decisione. Gabriel è appena arrivato. Conosce appena il funzionamento interno del business.”
Chloe mantiene la calma e spiega: “Io mi limito a trasmettere le decisioni del signor Brosard. A quanto pare, è rimasto molto colpito dalla visita che Gabriel gli ha fatto a Parigi.”
Andrés insiste, senza nascondere la sua sfiducia: “Ma non è nemmeno azionista.” Chloe lo guarda fisso e risponde: “Proprio questo ha finito di convincere il nostro superiore. Non è un azionista, non conosce a fondo il business, ma è un eccellente avvocato. E secondo il signor Brosard, è proprio ciò di cui la fabbrica ha bisogno in questo momento.”

Marta, cercando di mantenere un tono cordiale, interviene: “Beh, congratulazioni, cugino.” Gabriel sorride con apparente modestia, anche se dentro di sé sa che questo era il suo obiettivo fin dall’inizio. La sua espressione è di falsa sorpresa, ma i suoi occhi tradiscono una profonda soddisfazione.
Dopo qualche secondo di silenzio, dichiara: “Mi dispiace, ma non posso accettare il posto. Come avete giustamente sottolineato, non sono la persona più adatta per assumere una responsabilità così grande.” Con un gesto serio, si alza lentamente e abbandona la sala. Tutti lo osservano in silenzio, incerti se la sua rinuncia sia sincera o parte di un gioco più grande.
Ma cosa si cela dietro questa apparente ritrosia? Gabriel ha veramente ordito tutto questo per accaparrarsi la direzione della fabbrica, giocando con le aspettative di tutti? Perché Gabriel rifiuta il prestigioso incarico di direttore, se era questo il suo piano? Sarà Andrés in grado di svelare le vere intenzioni di Gabriel e smascherare l’inganno, mettendo insieme i pezzi di questo complesso puzzle? E soprattutto, come reagirà Don Damián quando verrà a conoscenza di questa sorprendente nomina, che scuote le fondamenta stesse della sua eredità?

Lasciateci nei commenti cosa pensate accadrà. Non vediamo l’ora di leggere le vostre teorie. Grazie per averci accompagnato in questa anteprima esclusiva di “Sueños de Libertad”. Vi aspettiamo per un nuovo, speciale aggiornamento. Alla prossima!
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