Alejandro Albarracín Svela il Futuro di Pelayo in “Sueños de Libertad”: Un Viaggio tra Oscurità e Redenzione
“Sueños de Libertad”, la serie che ha conquistato milioni di telespettatori con le sue trame intricate, gli amori tormentati e i segreti che si celano dietro ogni facciata, sta per tornare con la sua terza stagione, portando con sé nuove sfide e incognite. Mentre l’attesa cresce e le telecamere riprendono a girare, un’ombra di preoccupazione aveva inizialmente avvolto i fan più devoti. La partenza di Fina, interpretata da Alba Brunet, a causa della maternità, aveva già lasciato un vuoto incolmabile nella narrazione. Ma ora, un nuovo sussurro di inquietudine serpeggiava tra il pubblico: il possibile addio di un altro pilastro fondamentale della trama, un personaggio che, pur non essendo tra i più amati, riveste un ruolo cruciale nel complesso mosaico della serie.
Stiamo parlando di Pelayo, il controverso genero di Damián Nancho Novobo. Il suo ruolo di Governatore Civile di Toledo e di marito di Marta de la Reina, interpretata da Marta Belmonte, si è rivelato uno degli assi portanti più intensi e drammatici della fiction storica di Antena 3. Pelayo, con le sue ambizioni sfrenate e le sue azioni spesso discutibili, è riuscito a suscitare l’indignazione di molti spettatori. Chi, infatti, può perdonargli la dolorosa separazione delle Muffin? Il suo personaggio genera più critiche che affetto, eppure, è innegabile che la storia di “Sueños de Libertad” abbia acquisito una profondità e una complessità inimmaginabili senza la sua presenza ingombrante.
Le allarmate sirene hanno iniziato a suonare quando Alejandro Albarracín, l’attore che dà volto a Pelayo, ha condiviso un messaggio criptico sui suoi profili social, interpretato da molti come un addio definitivo. Le parole, cariche di una riflessione profonda, hanno subito catturato l’attenzione dei suoi follower: “Una volta il mio terapeuta mi disse: ‘Devi smettere di controllare’. E come si fa?, gli chiesi. Ho iniziato scrivendo… Con il tempo ho capito che smettere di controllare è fidarsi. Fidarsi che tutto si sta sistemando, che le cose si affrontano quando arrivano, che ogni cambiamento porta qualcosa da imparare e che bisogna divertirsi lungo il cammino. Di questo si tratta la vita, no?”.
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L’attore, protagonista di altre produzioni di successo come “Gabilanes”, ha continuato a dipingere un quadro di cambiamenti e del “vertigine” che sempre accompagna il ricominciare da capo. Ha sottolineato come, nella sua professione, questa sensazione si ripeta incessantemente. “Quando hai la tua routine, le tue abitudini, tutto si muove. Nuovi compagni, luoghi, esperienze”, ha confessato, alimentando ulteriormente l’ansia dei suoi fan. Ha rivelato di essere in piena fase di trasloco e di aver iniziato una nuova tappa della sua vita, ribadendo che, sebbene questo porti vertigine, infonde anche entusiasmo.
Queste parole, intessute di concetti come “cambiamenti”, “ricominciare” e “nuova tappa”, sono state rapidamente interpretate come un addio velato a “Sueños de Libertad” dopo oltre 250 episodi nei panni di Pelayo. Le congratulazioni e i buoni auspici del suo collega Dani Tatay, interprete di Andrés nella serie (“Per la nuova tappa. Successo assicurato, quello che ti meriti”), non hanno fatto altro che acuire i sospetti dei seguaci.
Tuttavia, Albarracín, all’età di 42 anni, non ha tardato a rassicurare i suoi fan, dissipando ogni dubbio sulla sua continuità nell’acclamata produzione di A3 Media. “Non me ne vado dalla serie”, ha risposto chiaramente a numerosi commenti, spiegando che il suo messaggio si riferiva esclusivamente a cambiamenti nella sua vita personale e alla conclusione delle sue vacanze, non a un’eventuale svolta professionale. Ha inoltre colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine per il sostegno costante che riceve.

Lungi dal preparare un addio, l’attore è già proiettato verso il futuro, immaginando con desiderio cosa potrebbe accadere al suo personaggio nella terza stagione, le cui riprese sono iniziate lo scorso lunedì 27 ottobre.
Quando Pelayo fece il suo ingresso in “Sueños de Libertad”, la sua integrazione nella famiglia de la Reina fu strategica, ambiziosa e decisamente all’avanguardia per i tempi. Egli vide in Marta un trampolino di lancio per realizzare i suoi sogni politici. Il suo matrimonio di convenienza con lei gli aprì le porte a una posizione di potere, ma lo immerse anche in un vortice emotivo e morale che lo ha trasformato in modo profondo.
“Lui voleva fare le cose alla luce del sole, ma ora sta tirando fuori il peggio di sé”, ha confessato Albarracín in una recente intervista ad Antena 3. Nel corso della serie, il personaggio ha subito un’evoluzione significativa, passando da uomo determinato a un individuo tormentato dal dubbio e dalla colpa. La partenza di Fina per l’Argentina, dopo la tragica morte di Santiago, ha stravolto completamente le dinamiche con Marta, lasciando Pelayo a confronto con i propri sentimenti e le proprie decisioni.

“Pelayo non capisce cosa ci sia tra Marta e Fina”, ha ammesso l’attore, riferendosi a uno dei triangoli amorosi più discussi e appassionanti della fiction. Nei nuovi episodi, Albarracín esprime il profondo desiderio che il Governatore Civile di Toledo trovi finalmente un percorso di redenzione.
“Magari Pelayo si innamora e lascia le ‘Mafinanquilas'”, ha commentato con un sorriso, suggerendo che forse un amore è già sbocciato, ma il personaggio non si permette di viverlo pienamente. Aggiungendo tra le risate, ha concluso con un augurio audace: “Magari fossero felici tutti e quattro”.
Questa auspicata evoluzione porterebbe a una versione del personaggio decisamente più luminosa, finalmente capace di comprendere il vero significato dell’amore. Sebbene non fornisca indizi concreti sulla direzione che prenderà Pelayo, Alejandro lascia intendere di essere desideroso di esplorare nuove sfaccettature del suo personaggio, andando oltre i conflitti attuali con Marta e la sua famiglia politica. Ciò lascia presagire che ci sia ancora molto da scoprire della sua storia. I suoi desideri si realizzeranno? Rimanete sintonizzati, perché la verità è ormai vicina.