LA PROMESA – Prima di MORIRE, Petra svela un terrificante segreto che porterà Leocadia in prigione
Un colpo di scena sconvolgente attende La Promesa: l’amorevole cameriera, sul letto di morte, catapulta la perfida marchesa verso il baratro della giustizia. Le accuse, le prove inconfutabili e un piano di vendetta che va oltre ogni immaginazione.
I corridoi de La Promesa risuonano di un’ansia palpabile mentre le sorti di Petra, la devota e instancabile cameriera, prendono una piega inaspettatamente drammatica. Le prossime puntate della serie sono destinate a sconvolgere i telespettatori con una rivelazione che cambierà per sempre gli equilibri del palazzo. Il destino di Petra, fino a poco prima segnato da un malessere apparentemente inspiegabile, si rivelerà essere il catalizzatore di un evento epocale: la caduta in disgrazia della matriarca Leocadia.
Tutto ha inizio con un peggioramento repentino e inspiegabile delle condizioni di salute di Petra. Nonostante la sua proverbiale forza di volontà, la cameriera si ritrova sopraffatta da dolori lancinanti che le rendono impossibile persino il più semplice dei movimenti. Ogni sforzo le pesa come un macigno, ma l’orgoglio e il senso del dovere la spingono a continuare a svolgere le sue mansioni, nascondendo la sofferenza dietro un sorriso stanco e la ferma convinzione di dover resistere.
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Il sipario si alza su una mattinata come tante, ma presto la normalità viene brutalmente interrotta. Mentre prepara la tavola per la colazione, una fitta acuta alla schiena la costringe a fermarsi. Cerca di minimizzare il disagio, ma il suo corpo implora pietà. I dolori si estendono alle braccia e alle gambe, trasformando ogni passo in una lotta. Nonostante ciò, Petra si aggrappa al suo lavoro, l’unica ancora di salvezza in un mare di sofferenza.
La situazione precipita a metà mattina. Il dolore diventa insostenibile, costringendola a rifugiarsi nella sua stanza. È lì che la trova il signor Cristóbal, il medico e amministratore del palazzo, intento a rimproverarla per il suo riposo fuori orario. Le sue parole, cariche di severità, non fanno altro che aggravare il senso di impotenza di Petra, che si alza con le lacrime agli occhi ma con la determinazione incrollabile a non arrendersi.
Le sue compagne di servizio notano il suo malessere, ma Petra, con il suo solito riserbo, le allontana, affermando di stare bene. Solo María, la giovane e attenta assistente, percepisce la gravità della situazione, notando le mani tremanti e il pallore del volto di Petra. La cameriera, stremata, tenta di raggiungere una teglia su uno scaffale alto, ma il suo corpo cede. Cade a terra, facendo rovinare un piatto. Il rumore attira l’attenzione di tutte. Petra è svenuta.

Con l’aiuto delle altre, viene adagiata su una sedia e poi riportata a letto. Petra oppone resistenza, ossessionata dall’idea di abbandonare le sue responsabilità e teme il giudizio di Cristóbal. Ma María, con dolcezza ma fermezza, le assicura che si occuperà di tutto. Petra, esausta, si arrende. Mentre si sdraia, avverte un effimero sollievo, la sensazione di essere finalmente accudita senza richieste in cambio.
Poco dopo, al calar del sole, María torna a trovarla. Petra dorme, il viso rilassato. Il silenzio nella stanza emana una serenità inusuale. Anche Cristóbal, passando nel corridoio, nota la scena e un barlume di dubbio affiora sul suo volto severo. Forse era stato troppo duro.
Intanto, nella cucina, le altre cameriere bisbigliano. María le zittisce: “Lasciatela in pace. Oggi nessuno deve disturbarla.”

Mentre il palazzo torna al suo consueto ritmo, un’altra scena si svolge in segreto. Cristóbal, con passo deciso, sale le scale verso gli appartamenti di Leocadia. La marchesa, intenta a sistemarsi una collana di perle, accoglie la notizia del malessere di Petra con una soddisfazione celata. La sua reazione, un sorriso compiaciuto, non sfugge all’attento Cristóbal, che indaga sul “piano” di cui Leocadia fa riferimento.
La marchesa rivela il suo disprezzo per Petra, definendola “fastidiosa, sospettosa e troppo devota alla memoria di Cruz”. Ammette di aver chiesto a Cristóbal di sorvegliarla, e ora il destino sembra averle dato una mano. Una cameriera stanca e malata non serve a nulla, e se non se ne andrà con le buone, dovrà essere “mandata via”. Cristóbal, con un tono complice, si offre di occuparsi personalmente di questo “incarico”. Leocadia gli ordina di licenziarla senza rimorsi, eliminando così “due problemi: la sua salute e la mia pazienza.”
Ciò che Leocadia ignora è che María, mentre pulisce il pavimento nel corridoio della nobiltà, ha sentito l’intera conversazione sbirciando dalla porta socchiusa dell’appartamento della marchesa. Il cuore le batte all’impazzata. Sentendo Leocadia ordinare a Cristóbal di licenziare Petra “oggi stesso” e di liberarsi di lei, María abbandona il secchio che le scivola di mano, rovesciando acqua. Corre, con il cuore in gola, verso la stanza di Petra, bussando freneticamente alla porta.
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“Petra, apri, ti prego!”
Una voce stanca risponde dall’interno: “Entra, bambina. La porta è aperta.”
María irrompe nella stanza, trafelata. “Petra, ho sentito, ho sentito qualcosa di terribile.” Petra, sdraiata nel letto, apre lentamente gli occhi. “Cos’è successo? Ti vogliono cacciare?” chiede, nervosa.

“Il signor Cristóbal era lì a parlare con Leocadia. L’ho sentita. Le ha ordinato di licenziarti oggi stesso.”
Invece di mostrarsi sorpresa, Petra sospira e alza lo sguardo al soffitto. “Allora, finalmente è arrivato il giorno.” María, incredula, le chiede se lo sapeva già. Petra conferma con tono rassegnato: “Leocadia non mi vuole vicino. Ha chiarito che mi vede come un ostacolo. Speravo solo che ci mettesse un po’ di più.”
Ma poi, lo sguardo di Petra cambia. Il dolore e la stanchezza sembrano lasciare il posto a un fuoco silenzioso. “Nulla, bambina,” dice, riprendendo fiato. “Ho solo pensato che ho vissuto troppo a lungo lasciandomi calpestare da coloro che si credono padroni di tutto. Forse è ora che qualcuno ponga fine a tutto questo.”

María, confusa, le chiede cosa intende. Petra, nascondendo la rabbia, rivela: “Leocadia crede di poter manipolare tutti qui, ingannare il marchese, comandare noi e rimanere impune, ma si dimentica di qualcosa. La conosco meglio di chiunque altro. Ho visto cosa ha fatto a Hann e so di cosa è capace pur di mantenere le apparenze.”
María porta una mano alla bocca, scioccata. “Petra, se sai qualcosa, devi dirlo al marchese. Lui deve saperlo.”
Petra scuote la testa. “Non ancora. Non posso parlare senza prove, ma lascerò qualcosa scritto, un resoconto di ciò che ho visto. Se mi succede qualcosa, glielo consegnerai. Me lo prometti?”
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María, con gli occhi pieni di lacrime, promette: “Lo prometto, ma per favore, non fare nulla da sola.” Petra le prende la mano: “È troppo tardi per avere paura.”
Quella notte, il corridoio de La Promesa piomba in un silenzio denso. Leocadia, inquieta, non riesce a dormire. Un presentimento la assale. Chiama discretamente Cristóbal. “Credo che Petra sappia troppo,” dice. “È venuta a conoscenza di qualcosa o ha scoperto qualcosa. Ne sono sicura. Ha sempre avuto questa fissazione di ficcanasare.”
Cristóbal, allarmato, chiede cosa intende fare. Leocadia risponde freddamente: “La stessa cosa che abbiamo fatto l’ultima volta che qualcuno ha cercato di smascherarmi. Petra ha dei dolori. Sta prendendo quei calmanti che tu le hai prescritto. Ora preparane una dose più efficace. Mascherale come sempre. Domani si occuperà lei stessa di dire addio a questo mondo.”

Il maggiordomo esita, diviso tra la paura e il senso di colpa. “E se qualcuno sospettasse?”
Leocadia sorride crudelmente: “Chi crederebbe che la vecchia Petra, esausta e malata, non ce la facesse più? Tutti penseranno che sia stato il destino.”
La mattina seguente, María cerca di visitare Petra, ma trova la porta chiusa. Pensando che dorma, lascia un tè sul vassoio e continua il suo lavoro. Ore dopo, Leocadia entra furtivamente nella stanza, un piccolo flacone in mano. Petra dorme ancora, pallida e debole. “Non hai mai saputo qual era il tuo posto,” sussurra Leocadia, versando il contenuto del flacone nel bicchiere d’acqua accanto al letto. “Ora imparerai a riposare per sempre.”

Ma proprio mentre Leocadia sta per uscire, Petra si sveglia. “È venuta a farmi visita, signora?” chiede, con un sorriso cinico. Leocadia è paralizzata. “Pensavo che avesse bisogno di compagnia.”
“Compagnia,” ripete Petra, cercando di sollevarsi. “O è venuta a sincerarsi che non mi alzerò più dal letto.” Leocadia tenta di mantenere la calma: “Non so di cosa parli.”
“Oh, lei lo sa bene,” replica Petra. “La conosco. Dal giorno in cui ho messo piede qui con quell’aria da vedova nobile, ho capito chi era. Una donna mossa dall’invidia e dall’odio.” Leocadia stringe gli occhi: “Attenta a quello che dici.”
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“So cosa ha fatto a Hann, o le è già dimenticato?” urla Petra. “Ho visto quando ha ordinato a Lorenzo di disfarsi delle prove e so che è stata lei a sabotare la cura di Hann per incriminare Cruz. Pensava che nessuno lo avrebbe scoperto, vero? Ebbene, io l’ho scoperto e ho lasciato tutto scritto. È nelle mani di qualcuno di cui mi fido, che saprà cosa fare se dovessi morire. Il marchese saprà tutto.”
Leocadia impallidisce, paralizzata. “Menzogne, sta delirando.”
“Lo vedremo,” dice Petra con tono trionfante. “Forse non vivrò per vederlo, ma lei pagherà.” Disperata, Leocadia fa un passo avanti cercando di afferrare il bicchiere dal tavolo, ma Petra lo stringe forte. “Troppo tardi,” dice la cameriera guardandola con disprezzo. “Vuole liberarsi di me? Ebbene, sappia che non serve più a nulla. Ho già compiuto il mio ruolo.”

Leocadia spinge il vassoio con furia. “Vecchia miserabile.” Petra cade di lato, sentendo il petto stringersi. Il dolore si diffonde rapidamente. Leocadia, terrorizzata, indietreggia, incapace di reagire.
“Non doveva mettersi contro di me,” sussurra la villain. Ma Petra ha ancora la forza per un ultimo gesto. Afferra il braccio di Leocadia con fermezza e dice con voce debole: “Vi ho già battuto. Lo sapranno tutti. María racconterà la verità.”
Leocadia cerca di liberarsi, ma Petra non la lascia andare. “Lei non dormirà mai più tranquilla.” Con queste parole, Petra chiude gli occhi, lasciando che il suo corpo si adagi sul cuscino. Leocadia resta immobile, osservando mentre il respiro della cameriera si spegne.

Per alcuni secondi, il silenzio nella stanza è assoluto. Ma prima di andarsene, Leocadia nota qualcosa sul tavolo: un foglio. Tremando, lo apre e legge le prime righe, il nome di Hann e la descrizione dei fatti. Il suo volto diventa bianco. “No,” sussurra, strappando il foglio in pezzi.
Nel corridoio, tuttavia, María appare all’improvviso, tenendo in mano una busta identica. Lo sguardo fermo della giovane fa congelare Leocadia. “Cerca questo?” dice, avvicinandosi. “Petra me lo ha dato ieri sera. Mi ha chiesto che se mi fosse successo qualcosa, di consegnarlo direttamente al marchese.”
Leocadia diventa completamente pallida. “Tu non faresti questo.”
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María si avvicina ancora. “Sì, lo farei. Potrebbe aver perso la vita, ma non invano. Lei ha appena scavato la sua tomba.”
Ed è così che, per la prima volta, Leocadia sente ciò che ha sempre negato. Paura.
Cosa ne pensate di queste scene sconvolgenti de La Promesa? Credete che Leocadia tornerà per vendicarsi? Lasciate le vostre risposte nei commenti. Ci vediamo nel prossimo video!