LA FORZA DI UNA DONNA: ANTICIPAZIONI ESPLOSIVE! SABATO 8 NOVEMBRE: BAHAR CHIAMA ARIF, MA SARP SI INFURIA E UN AGGUATO CHE SCUOTE GLI ANIMI

L’universo de “La Forza di una Donna” ci ha catapultati ancora una volta in un vortice di emozioni e colpi di scena, con un appuntamento imperdibile previsto per Sabato 8 Novembre. La trama si infittisce, le tensioni si acuistano e le verità celate iniziano a emergere, promettendo uno spettacolo che lascerà il pubblico con il fiato sospeso.

L’IMPREVISTA VISITA DI PIRIL E LA MASCHERA DI IGNORANZA DI BAHAR

La giornata inizia con un’onda di shock quando Piril si presenta inaspettatamente alla porta della casa dove ora risiedono Sarp e Bahar. Un arrivo che coglie entrambi di sorpresa, gettando un’ombra di inquietudine nell’aria. Mentre la famiglia si prepara a un momento di lutto per il funerale della povera Yeliz, una verità pesante grava sulle spalle di Sarp. Bahar è completamente ignara della morte dell’amica, una vulnerabilità che Sarp ha scelto di proteggere, ordinando a Deniz di mantenere il segreto. Ma per quanto tempo potrà durare questa menzogna? Le domande aleggiano nell’aria: riuscirà Bahar a scoprire la tragica realtà? E quali saranno le conseguenze di questa manipolazione emotiva?


IL PESANTE RITORNO DI JIDA: TRA LUTTO E RICORDI INDELEBILE

Il racconto ci trasporta poi nella scena straziante di Jida, che torna a casa e si ferma davanti alla porta del bar di Arif, ancora sigillata dalla polizia. Le immagini della notte della tragedia le riaffiorano con prepotenza: le urla, il caos, la paura, il dolore incancellabile che ha segnato per sempre le loro vite. Con un gesto deciso ma carico di tristezza, rimuove il nastro e varca la soglia, come per restituire dignità a un luogo ora intriso di sofferenza. Disfacendosi delle scarpe, quasi a non voler profanare un santuario violato, entra nel locale e si ferma davanti alla macchia lasciata da Yeliz. Il sangue, ancora presente, urla il silenzio e i flashback la travolgono. Rivede la morte dell’amica, ogni istante eterno che ha mutato il corso delle loro esistenze. Le lacrime scorrono silenziose mentre si guarda intorno, aggrappata alla flebile speranza che tutto sia solo un incubo. Ma la realtà è cruda e inesorabile. Con mano tremante e cuore a pezzi, Jida raccoglie secchi, spugne e detersivi, intraprendendo il doloroso compito di pulire, cercando di restituire un minimo di pace a quel luogo. Le scale, il pianerottolo, ogni angolo macchiato dalla tragedia vengono lavati con una forza disperata.

ARIF, UN CUORE SPEZZATO TRA DOLORE E SPERANZA


Intanto, fuori dal suo bar, Arif è seduto, affranto. Una recente e amara discussione con il padre, ripiombato nell’alcolismo, lo ha ulteriormente provato. Rifiuta il caffè di un amico che gli si siede accanto per condividere il suo tormento. Parlano di Yeliz, e l’amico commenta con tristezza la sorte dei bambini rimasti senza madre. Gli occhi di Arif si posano sulla finestra della casa di Bahar, un faro di speranza e inquietudine. L’amico gli riporta una voce sentita da Yusuf: Bahar sarebbe partita con il marito. Arif si irrigidisce, visibilmente turbato, e maledice Yusuf per quelle parole. È evidente che la scomparsa di Bahar lo addolora più di quanto osi ammettere, un sentimento che inizia a manifestarsi in tutta la sua intensità.

EMRÈ, UN INTERESSE SOSPETTO E UN ANTICO AMORE RIVISTO

Nel locale di Emre, la cugina Embre si scontra con un ex dipendente. La donna, a corto di denaro, chiede di tornare a lavorare, ma Embre le comunica che il posto è già occupato. Nonostante la cassa sia vuota, Embre le rivela di aver assunto una nuova ragazza: Bahar. Embre, notando l’assenza di Bahar, si interroga sul motivo, dato che ha appena iniziato. Emre, con un’aria di chi nasconde qualcosa, le racconta di essersi recato nel quartiere di Bahar e di aver scoperto dell’omicidio della sua vicina. Questo, secondo lui, giustifica la sua assenza. Embre insospettita, chiede il perché di questo interesse così marcato. Emre afferma di essere rimasto colpito dalla sua storia: una donna che ha superato la malattia, con due figli da mantenere, che lavorava con gratitudine. Per lui, Bahar non è una che sparisce senza dare spiegazioni. Nonostante ciò, Embre supplica Emre di aiutarla e riassumerla. Emre, pur concedendole qualche banconota, rifiuta di riassumerla al momento, ma le permette di lavorare quel giorno al bar. Lo sguardo di Emre rimane però pensieroso.


JIDA IN BALIA DEI RICORDI E L’AGGRESSIONE VERBALE DI UN EX COLLEGATO

Jida, ancora scossa, viene travolta da un ricordo vivido. Immagina Jelise entrare nella stanza come se fosse ancora viva. Si volta verso la porta, il cuore in gola, ma quando si avvicina, l’illusione si dissolve nel silenzio. Vicino al letto, nota le borse dei regali che Jelise aveva comprato per Nissan. Aprendole, riaffiora un’altra scena passata: quella volta in cui aveva rimboccato le coperte a Jelise dormiente, notando proprio quei regali. I ricordi si accavallano, le lacrime scendono inesorabili. Sopraffatta, Jida fugge di casa, corre al bar di Arif. Lui, preoccupato, le va incontro. Jida confessa di aver avuto un attacco di panico, di aver ripulito la casa di Bahar e le scale, sentendo il bisogno di farlo da sola. Confessa anche di aver immaginato Jelise davanti a sé, motivo per cui è corsa via. Arif le propone di restare con lui, offrendole compagnia. Rivelando poi di aver sentito che Emre è andato a cercare Bahar. Jida finge ignoranza, ma in quel momento Arif riceve una chiamata. È il titolare del negozio dove lavorava Jelis, che lo accusa di essere stato truffato da lei. Spiega che sua moglie le aveva dato un anticipo, e poi Jelis era sparita. Arif, infuriato, lo insulta e gli rivela che la donna è stata uccisa, minacciandolo prima di chiudere la chiamata. Jida, arrabbiata, non accetta la giustificazione di Arif che l’uomo non sapesse della morte, e pretende di sapere dov’è il negozio per affrontarlo. Tra i due nasce una discussione accesa.

L’INCONTRO SFORTUNATO CON EMRE E UNA SORPRESA AMARA


È in quel momento che qualcuno la chiama: è Emre. La riconosce, le si avvicina sorridendo, ma Jida finge di non conoscerlo. Quando lui si presenta, Jida finge di ricordare e mostra un atteggiamento freddo. Emre, felice di rivederla, l’abbraccia, dicendole che sono passati anni e che l’ha cercata ovunque, persino chiedendo a sua madre. Jida rimane in silenzio. Emre, confuso, la incalza, ma Jida si scusa, dicendo che stanno per affrontare un funerale e non è il momento. Lo invita a rivedersi un’altra volta e corre via, voltandosi un’ultima volta verso di lui prima di entrare in casa. Emre resta perplesso. Arif gli spiega che la sera prima hanno ucciso l’amica di Jida proprio davanti ai suoi occhi. Emre si mostra scosso e racconta che lui e Jida sono amici d’infanzia, e che quella mattina aveva sentito dell’omicidio. Arif chiede dove l’abbia appreso. Emre rivela che era andato a cercare notizie su Bahar, la ragazza che aveva appena assunto e che non si era presentata al lavoro. Scoprendo che vive nello stesso palazzo di Jida, ha intuito che qualcosa non andasse. Ammette di sapere che Bahar ha due figli e che il marito è morto. Arif annuisce, dicendo che al momento si trova a casa di sua madre. Emre chiede se possa riferirle che lui l’aspetta al lavoro. Arif promette di farlo. I due si stringono la mano. Prima che Emre se ne vada, Arif lo blocca, chiedendogli come faccia a sapere che il marito di Bahar è morto. Emre risponde che è stata Bahar stessa a dirglielo, chiedendo il perché di quella domanda. Arif insiste che era solo curiosità, lasciando intendere che inizia a nutrire dei sospetti.

LE BUGIE DI PIRIL E LA TENSIONE IN CASA SARP

Nel frattempo, Jida è tornata a casa, ancora turbata. Sente bussare alla porta: è Arif, venuto a controllare come stesse. Lei risponde sarcasticamente che sta ancora respirando e lo fa entrare. Arif le dice che l’uomo con cui hanno parlato era il titolare di Bahar, e Jida ammette di saperlo. Arif, sorpreso, chiede come faccia a saperlo. Jida lo respinge con tono seccato, dicendogli che non sono affari suoi. Chiede cosa ci facesse in quartiere, e Arif risponde che era lì per cercare Bahar. Jida chiede allora cosa le abbia detto, ma lui elude la risposta.


Nel locale, Emre non ha trovato la donna che cercava. Embre insiste per essere riassunta, ma Emre è fermo. Le racconta di aver visto Jida, e confessa di non ricordarla finché Emre non le rinfresca la memoria. Embre ricorda che sua madre non voleva che frequentasse Jida. Emre conferma, aggiungendo che ora è la vicina di casa di Bahar, meravigliandosi dell’imprevedibilità della vita.

Bahar gioca con i figli mentre Sarp li osserva. Arriva Piril. Bahar chiede a Sarp se abbiano portato il caricabatterie del telefono. Sarp conferma. Bahar vuole fare una telefonata; Sarp le porge il telefono, chiedendole di essere breve. Bahar si dirige in cucina, chiudendo le porte.

Enver e Atice sono in salotto. Shirin esce dalla stanza, offrendo tè. L’atmosfera è cupa. Atice chiede al marito se possa comprare una pentola grande per preparare l’elva il giorno successivo. Enver acconsente, ma riceve una chiamata anonima che si interrompe. Atice ipotizza possa essere Bahar.


LA CHIAMATA CHE CAMBIA TUTTO: BAHAR CONTATTA ARIF

Bahar, ripensandoci, chiama Arif. Lui, al bar, vede il numero e risponde. Sentendo la sua voce, si alza di scatto e si allontana per maggiore privacy. Rientra nel bar, chiude la porta e le chiede se sia davvero lei. Bahar conferma, chiedendo notizie di tutti e invitandolo a informarli, dicendo di non poterli chiamare uno per uno. Arif la rassicura, trattenendo la verità. Bahar dice che ha pensato continuamente a loro e non vedeva l’ora di poterli contattare. Spiega che dovrà restare lì ancora per un po’ e non sa quando potrà tornare. Arif capisce e le dice che la aspetterà. Bahar, con voce rotta dall’emozione, deve chiudere. Si salutano con l’augurio di stare attenti. Arif rimane a fissare la finestra dell’appartamento di Bahar, visibilmente scosso e malinconico.

LA CUPA ATMOSFERA DEL LUTTO E UN FUNERALE AMARO


La sera cala. Shirin apparecchia la tavola, ma sua madre, Atice, non ha fame e non mangerà. Shirin insiste, dicendole che Bahar sta bene e che l’hanno saputo da Arif. Atice si siede, ma con poca voglia di mangiare, ringraziando Dio per la salvezza di Bahar e dei bambini. Si preoccupa anche per Jida, ma Shirin minimizza, sostenendo che in quei posti accadono spesso tragedie e che Jida si abituerà. Atice la guarda, turbata.

In cucina, Bahar prepara la carne. Piril entra e le dice che avrebbe potuto farlo lì, ma Bahar risponde che le piace cucinare. Piril si offre di aiutarla, ma Bahar declina gentilmente.

In sala, Sarp osserva i figli giocare. Piril rientra e sale di sopra per controllarli. Si ferma un attimo, osservando Bahar pelare carote con calma. Sarp accetta l’invito del figlio Doruk a unirsi al gioco, visibilmente commosso. Doruk gli prende la mano, Sarp la bacia, poi bacia i figli. Piril, triste e abbattuta, si volta e lascia la stanza.


Jida si prepara per andare al lavoro, ma prima entra nella camera di Yelitz, accende la luce e guarda il vestito che l’amica aveva comprato per Nissan. Commossa, spegne la luce ed esce. Piril, in camera, parla con Leila, chiedendole dei bambini e dei figli di Bahar. Chiede due favori: che in casa si chiami Alp Sarp e che, se qualcuno chiedesse del loro arrivo, raccontino che sono stati costretti a lasciare l’hotel in fretta e che Munir li ha portati lì per proteggerli.

In cucina, Bahar continua a preparare la cena. Sarp le offre l’aiuto di Leila, ma Bahar rifiuta, dicendo di essere abituata a cucinare ogni giorno per i suoi figli. Sarp nota la sua stanchezza, ma Bahar, infastidita, gli ricorda quanto sia dura la sua vita, affrontando tutto da sola nonostante la malattia. Gli dice che grattugiare carote non la stancherà. Sarp le dà ragione, ma lei lo invita a occuparsi dei bambini. Sarp torna in sala, affranto. Piril gli dice che i bambini vanno a dormire, chiedendogli se voglia salutarli. Doruk chiede se non mangeranno insieme. Piril interviene, dicendo che i bambini hanno già cenato e devono dormire presto. Nissan chiede al padre dove dormiranno, e lui risponde che dormiranno nella loro stanza, chiedendo conferma alla mamma. Doruk chiede dove dormirà lui. Bahar entra con i piatti e Sarp dice che dormirà sul divano. Doruk chiede dei gemelli, e Sarp risponde che staranno nella loro stanza con Piril e Leila, mentre lui e Nissan dormiranno con la mamma. Bahar sorride, ma Nissan chiede se dormirà con la zia Piril. Sarp, sorpreso, risponde di no, che dormirà in sala. Piril ne approfitta per provocare, chiedendo a Bahar perché Sarp non dorma nella stanza con sua moglie. Bahar, infastidita, conferma, spiegando ai bambini che la sera prima avevano dormito in sala per via del camino, ma quella notte ognuno dormirà nella propria stanza. Doruk insiste nel voler dormire con il padre. Bahar, con calma, propone di dormire lei in sala, lasciando la stanza a Doruk e Sarp. Chiede a Piril se per lei vada bene, e Piril risponde con tono pungente che non è un problema. Sarp rimane in silenzio, irritato. Bahar accetta, rendendo Doruk felice. Piril li osserva con un sorriso a metà, poi sale al piano di sopra.

Nel camerino, Jida si prepara per lo spettacolo, ma la stanchezza e il dolore le solcano il volto. Apre una bottiglia e inizia a bere, cercando di zittire i tormentosi pensieri. Le riaffiora alla mente il giorno in cui Jelise, emozionata per il suo primo giorno di lavoro, le aveva chiesto un abbraccio di buona fortuna, e lei, con leggerezza crudele, glielo aveva negato. Insultandosi e maledicendosi, le lacrime le rigano il viso. Un uomo entra senza bussare, irritandola. Lei risponde che è solo un’allergia, ma lui la invita a sistemarsi in fretta. Lo caccia via. Ripensa ai consigli di trucco e acconciatura di Jelise, un ricordo che le strappa il cuore.


LA FUGA DI NOTIZIE E IL SILENZIO PERCHÉ PERICOLOSO

Piril sistema il letto. Sarp entra, irritato, chiedendole cosa stia cercando di ottenere con il teatrino di poco prima. Piril finge di non capire, ma lui la accusa di giocare con la situazione. Sente bussare: è Doruk. Sarp chiude la porta, cercando di non gravare il momento sul bambino. Bahar, nella stanza di fronte, assiste alla scena con dolore. Doruk ricambia il cenno del padre, felice. Bahar resta immobile. Nisan la chiama, invitandola a entrare. Bahar entra nella stanza dei bambini, spegne la luce. Nisan chiede se Doruk sia con il padre, e Bahar conferma. Nisan, infastidita, dice che suo fratello è stupido. Bahar la richiama dolcemente, spiegandole che suo padre gli è mancato tanto e che non ha colpe. Nisan annuisce, ammettendo che anche lei è triste perché Doruk dormirà con loro. Bahar la stringe, rassicurandola. Le dice che se loro sono felici, lo è anche lei, e che deve trattare i fratellastri con gentilezza. Sospirando, ammette che anche lei vorrebbe avere dei fratelli, e Doruk interviene dicendole che ha già Shirin come sorella. Bahar sorride, dicendo che le piacerebbe avere un fratello come lui e una sorella come Nissan. Invita i bambini a lavarsi e a decidere cosa indossare.

Un profumo dalla cucina attira la loro attenzione. Bahar li invita a vestirsi in fretta per fare colazione. In sala, trovano Piril che ha preparato una tavola splendida. Bahar si complimenta. Piril chiede se li abbia svegliati con il rumore, ma Bahar nega. Saluta i gemelli, invitando anche i suoi figli a fare lo stesso. Doruk e Nisan li salutano con freddezza. Sarp arriva, saluta tutti, chiede un bacio ai bambini, che lo abbracciano. Sarp li invita a sedersi mentre lui va a sistemare la legna. Prima di uscire, scambia un lieve sorriso con Bahar. Doruk chiede cosa siano le cose sul tavolo, e Piril spiega che sono pancake. Doruk è sorpreso, ma curioso. Nissan dice che le uova della mamma sono più buone. Doruk chiede se suo padre possa sedersi accanto a lui. Bahar acconsente, Sarp rientra e si siede vicino al figlio. L’atmosfera è serena per un attimo. Doruk chiede perché i gemelli non mangino con loro, e Piril spiega che hanno già fatto colazione, ma a pranzo possono mangiare tutti insieme. Doruk accetta felice, mentre Bahar e Nissan mostrano fastidio. La colazione continua in un’aria sospesa. Sarp si dedica molto a Doruk, mentre le tensioni rimangono sotto la superficie.


LA VERITÀ CHE EMERGE E LE ACCUSE CHE PESANO

In auto, Jida ringrazia Arif per essere andato al locale la sera prima, aggiungendo che se non fosse stato per lui, l’avrebbero punita. Lo prega di non dire nulla a Enver. Davanti a casa di Enver, mentre tutti si preparano per il funerale, Enver si innervosisce chiedendo a Shirin con quale coraggio intenda presentarsi. Shirin risponde che, se lui non la vuole, andrà con sua madre. Ma Enver, deciso, le dice che non verrà con loro, lasciandola indietro, piena di rabbia e frustrazione.

Bahar lava i piatti. Leila arriva per aiutarla, ma Bahar rifiuta, dicendo che le piace svolgere le faccende per far passare il tempo. Entra Piril, chiede a Leila di controllare i bambini. Leila esce. Piril rompe il silenzio con un complimento sul maglione di Bahar. Bahar ringrazia freddamente. Piril la ringrazia per come si comporta con lei e con i gemelli, sostenendo che grazie alla sua disponibilità i bambini potranno crescere come fratelli di Nisan e Doruk. Bahar resta distaccata. Piril continua, dicendo che i bambini non hanno colpa per ciò che è accaduto. Bahar si gira, la fissa, chiedendole se la consideri stupida. Piril finge stupore, ma Bahar le si avvicina e ripete la domanda, chiedendole se creda che lei non abbia responsabilità in tutto ciò che è successo. Le dice che i bambini non hanno colpa, ma che non può dire lo stesso di lei. Le rinfaccia di essersi presentata a scuola chiedendo informazioni sull’orario di uscita dei suoi figli. Piril cerca di giustificarsi, ma Bahar la interrompe, rinfacciandole di essere stata lei a farla portare in hotel per mostrarle la nuova famiglia e di essere coinvolta anche nel rapimento dei suoi figli. Le dice chiaramente che sapeva che erano vivi, insinuando che abbia sempre mentito a Sarp. Piril nega con forza di essere andata a scuola, ma Bahar la mette in guardia. Piril rimane gelida, ma Doruk entra, felice, correndo dalla madre. Bahar lo segue, lasciando Piril sola e umiliata.


Al funerale, Jida non riesce a trattenere le lacrime. I figli di Elise corrono ad abbracciarla piangendo. Tutti sono segnati da un profondo senso di perdita.

Nel giardino, Doruk e Nisan trascinano la madre all’esterno, dove Sarp sta su un elastico a molla. Li invita a raggiungerlo, aiutandoli a togliersi le scarpe. I bambini iniziano a saltare con il padre, ridendo. Convicono anche Bahar a unirsi. Saltano tutti insieme, ignari del dolore che grava su altri cuori.

Mentre ridono, altrove si celebra il funerale di Jelise. Arif ed Enver portano la bara. Più tardi, tutti tornano a casa. Jida è devastata, si sente in colpa per aver lasciato Jelise da sola. Enver piange, travolto da un dolore troppo grande.


A casa, Bahar e Sarp chiudono il momento di svago. In un’altra stanza, Piril è turbata. Leila le comunica che metterà i piccoli a dormire. Piril chiede se Sarp sia in giardino, ma Leila dice che è appena rientrato. Piril ringrazia, lo sguardo fisso nel vuoto.

Al bar, Arif ed Enver sono seduti insieme. Arif chiede perché il funerale non sia stato celebrato nella città natale di Jelise, e Enver spiega che è stata una decisione dell’ex marito per permettere ai figli di visitarla. Arriva Jida con delle borse. Enver si alza per aiutarla, ma lei rifiuta e chiede di Atice. Quando viene informata che è in casa con i parenti di Yelit, decide di raggiungerla. Arif prende le borse e va con lei, mentre Enver torna al suo posto al bar, sempre più affranto.

In casa, Doruk aiuta il padre a sistemare la legna. Chiede se sia stanco, ma Sarp scherza, dicendo che è giovane e forte. Doruk dice che i nonni Enver e Atice sono vecchi. Sarp lo prende da parte, sussurrandogli che a nessuna donna si può dire che è vecchia. Doruk racconta che la zia Jelise si arrabbiava se le dicevano che era grassa. Sarp, colpito, ricorda la verità.


Bahar arriva e chiede ai bambini cosa vogliano mangiare. Nissan chiede se abbia parlato con la nonna o con Enver, ma Bahar risponde negativamente. Ammette però di aver chiamato Arif, lasciando Sarp visibilmente turbato. Nissan chiede se Arif abbia chiesto di loro, e Bahar risponde di sì, aggiungendo che anche lui sente molto la loro mancanza. Doruk chiede se anche loro possano andare a trovarli, ma Bahar risponde che non possono: la casa è piena e sono troppo lontani. Sarp chiede chi sia Arif. Bahar ripete che è il proprietario di casa. Sarp si innervosisce, ricordando quando si sono scontrati. Doruk aggiunge che Arif ha una macchina, e i bambini confermano di esserci saliti, anche Bahar. Nissan aggiunge che spesso li accompagna e li va a prendere da scuola. Sarp appare sempre più infastidito.

In cucina, Bahar prepara il pasto. Entra Piril, visibilmente tesa, si versa un bicchiere d’acqua e le chiede se sia sicura di averla vista a scuola e, in caso affermativo, perché non lo abbia detto a Sarp. Bahar la guarda e risponde che non glielo ha ancora detto. Sarp entra e chiede a Piril di lasciarlo solo con Bahar, ma Bahar lo ferma, dicendo che può parlare anche davanti a Piril, visto che è sua moglie. Piril coglie la tensione e li lascia soli. Sarp chiude la porta e affronta Bahar. Le chiede perché non abbia chiamato sua madre, ma Bahar non risponde. Torna a chiedere di Arif. Bahar, con lo sguardo sulle verdure, gli dice che glielo ha già spiegato, ma Sarp vuole sapere perché proprio lui, perché abbia sentito il bisogno di chiamarlo. Bahar risponde con distacco che non sono affari suoi. Quando lui insiste chiedendo cosa sia Arif per lei, Bahar sbotta e gli dice che non lo riguarda, come non l’ha riguardata la storia di Piril e dei suoi figli. Sarp, furioso, sbatte la mano sul tavolo ed esce dalla cucina, lasciandola addolorata.

Piril, in camera, cammina nervosamente, dicendosi di restare calma. Quando Sarp entra, lei teme che Bahar gli abbia rivelato tutto. Lo guarda spaventata e chiede se sia successo qualcosa, ma lui nega. Lei propone di uscire dalla stanza, ma lui rifiuta. Le chiede come sapesse che Bahar sarebbe stata rapita. Piril prova a improvvisare una risposta, ma lui la incalza. Alla fine, Piril dice che ha ricevuto una telefonata anonima da qualcuno che lavorava per Nezir, ma in realtà è stata Shirin a contattarla dopo averlo saputo da Suat. Racconta che l’uomo ha voluto soldi in cambio delle informazioni. Sarp è sempre più dubbioso e chiede come potessero avere il suo numero. Lei non sa cosa rispondere, ma sottolinea che ciò che le è stato detto si è rivelato vero. Sarp la guarda e le dice che solo lui conosce quel numero, oltre a suo padre, accusandola di mentire e di nascondergli qualcosa. Lei insiste che è tutto vero, ma lui non le crede. Le dice che non avrebbe mai agito solo su una telefonata anonima se non fosse stato sicuro, e che quella notte, quando è venuta da lui, era troppo determinata per non sapere tutto con certezza.


LA VERITÀ SVELATA: PIRIL E MUNIR NEL CUORE DELLA CONGIURA?

In quel momento, riaffiora nella mente di Sarp il ricordo di quella notte. Piril era entrata in camera sua, agitata, in preda al panico, dicendo di dovergli parlare subito. Sarp, spaventato dal suo stato, l’aveva fatta entrare, chiedendole cosa fosse successo. Lei, con il respiro affannato e gli occhi pieni di terrore, gli aveva rivelato che gli uomini di Nezir stavano per rapire Bahar e i bambini. Sarp, incredulo, le aveva chiesto come facesse a saperlo e chi le avesse dato quell’informazione. Piril, nervosa, gli aveva detto che non poteva rivelarlo, ma che dovevano agire immediatamente. Sarp, nel presente, la guarda negli occhi e le dice che se non si fosse fidato della fonte, non l’avrebbe mai ascoltata. Poi, con tono deciso, le si avvicina e le intima di guardarlo negli occhi e dirgli la verità. Piril resiste per qualche istante, poi con la voce tremante dice che è stato Munir a informarla. Sarp la fissa incredulo e le chiede come mai Munir abbia avvisato lei e non lui direttamente. Appare scosso e aggiunge che non ha senso che Munir abbia scelto di dirlo a lei. Piril, cercando di sembrare convincente, dice che Munir aveva ricevuto la notizia da un uomo di Nezir e, non riuscendo a rintracciarlo, ha pensato che fosse meglio contattare lei affinché lo avvisasse. Sarp resta dubbioso, scuote la testa e dice che tutta la situazione è assurda. Chiede a Piril se non capisca quanto sia strano che Munir non lo abbia chiamato direttamente. Piril cerca di mantenere la calma, ma Sarp resta con il sospetto, consapevole che qualcosa non torna.

MUNIR E SUAT: L’INTRIGANTE DIALOGO E UNA RIVELAZIONE CHOC


Nel frattempo, Munir arriva da Suat, che lo accoglie invitandolo a sedersi. Gli chiede subito cosa abbia fatto Sarp quando lo ha visto alla casa con Piril, e Munir risponde che non era affatto felice di trovarlo lì. Racconta che gli ha spiegato come Nezir avesse scoperto l’hotel dove alloggiavano Piril e i bambini, e che per questo Sarp alla fine aveva accettato la sua presenza. Suat ascolta con sguardo sospettoso e poi gli chiede se davvero creda che Sarp abbia accettato quella versione così facilmente. Munir ammette che anche lui ne è rimasto sorpreso, ma poi si mostra pensieroso. Suat nota il suo turbamento e gli chiede se abbia altro da dirgli. Munir, dopo un attimo di esitazione, rivela che è stata Piril a dire a Sarp del rapimento di Bahar e dei bambini, non Shirin. Suat si irrigidisce e lo guarda stupito. Chiede come sia possibile, visto che Piril era rinchiusa nell’hotel e non aveva contatti con nessuno. Dice chiaramente di non crederci, ma Munir insiste. Anche lui è rimasto colpito da quella rivelazione, ma è certo di ciò che ha sentito. Sarp si alza lentamente, si avvicina alla finestra e resta qualche secondo in silenzio. Poi, con voce ferma, ordina a Munir di interrogare tutti gli uomini presenti nell’hotel quella notte. Vuole sapere se Piril abbia parlato con qualcuno, se abbia avuto contatti con chi conosceva la situazione. Munir annuisce e dice che se ne occuperà immediatamente, mentre Suat resta a guardare fuori con uno sguardo cupo e sospettoso, con l’intento di scoprire chi è stato ad avvisare Piril.

Riuscirà a scoprire che è stata Shirin? Cosa succederà nelle prossime puntate? Non resta che aspettare le prossime anticipazioni per scoprire cosa accadrà. Io sono già al lavoro per voi, pronta a raccontarvi ogni dettaglio e a svelarvi tutte le novità. Se siete curiosi, lasciate un commento con scritto “Voglio vederlo” e ditemi nei commenti cosa ne pensate. Ricordate di iscrivervi al canale e soprattutto attivare la campanella per essere avvisati quando pubblicherò un nuovo video. La vostra Mary vi manda un grande abbraccio e vi aspetta al prossimo video. Presto.