UN PRIMA E UN DOPO? 🔥 Pedrito Affronta il Marchese || CRONACHE di ValleSalvaje Serie

Un confronto epocale scuote le fondamenta della nobiltà. Pedrito Salcedo de la Cruz y Millán lancia un ultimatum al Marchese de la Cruz de los Infantes de la Villa, segnando un punto di non ritorno per le loro famiglie e per il destino stesso di Valle Salvaje. Nel frattempo, ombre cupe avvolgono il mistero di Bárbara e le ciniche macchinazioni di Victoria e Damaso gettano un velo di sospetto sulla verità.

La quiete apparente di Valle Salvaje è stata brutalmente infranta. L’episodio che ci ha tenuto con il fiato sospeso ha visto emergere una rivelazione sconvolgente, un monologo carico di risentimento e determinazione che ha ridefinito i rapporti di potere e le alleanze all’interno del feudo. Il giovane Pedrito Salcedo de la Cruz y Millán, fino a ieri figura promettente ma forse ancora acerba, ha pronunciato parole che risuoneranno a lungo negli anfratti del castello e nei cuori dei suoi abitanti.

“Lei mi ordina di smetterla di parlarle così. Non vedrò diversamente. I Guzmán sono la peggiore cosa accaduta a Valle Salvaje.” Questa frase lapidaria, pronunciata con una fermezza che smentisce la sua giovane età, è diretta al Marchese de la Cruz de los Infantes de la Villa. Un confronto che va ben oltre un semplice dissapore familiare, ma che si configura come un vero e proprio atto di accusa, una dichiarazione di guerra velata. La minaccia di Pedrito, “Da oggi la mia famiglia non esiste più per lei. Non tollererò che le faccia più del male a mia sorella”, segna una rottura definitiva, un taglio netto con il passato e con le fragili convenzioni che fino a quel momento avevano regolato le loro interazioni.


Questo scambio, sebbene potente, potrebbe essere il catalizzatore che convincerà Don Hernando (il Marchese) a rimanere in Valle Salvaje. Le sue parole, in netto contrasto con il suo ruolo di uomo di corte impegnato a inviare missive al re, dimostrano che il suo lavoro di consigliere può essere svolto anche da lontano, smentendo così qualsiasi impedimento alla sua permanenza nel feudo. Non è l’unico consigliere al servizio del re, e l’offerta di un posto a José Luis nel suo settore ne è la prova tangibile. La sua presenza, quindi, potrebbe prolungarsi, alimentando ulteriormente le tensioni.

Ma cosa ha scatenato questa furia in Pedrito? La risposta sembra risiedere nelle azioni, o meglio, nelle presunte azioni della famiglia Guzmán. L’accusa lanciata da Pedrito non è casuale, ma frutto di un rancore profondo, un senso di ingiustizia che si annida nel cuore del giovane. La sua determinazione a proteggere la sorella, la sua irruenza nel confrontarsi direttamente con il Marchese, dimostrano una maturità emotiva che lo spinge ad agire, a differenza forse di Adriana, che dopo un alterco non è corsa subito a cercarlo. Pedrito, con le sue azioni, rivela una natura impulsiva ma profondamente leale.

La dichiarazione che “I Guzmán sono la peggiore cosa accaduta a Valle Salvaje”, ora approvata da Leonardo, che ammette la piena ragione del padre, assume un peso e una gravità inediti. Queste parole potrebbero essere il detonatore definitivo che porterà Don Hernando a fermarsi. Sembra esserci un legame indissolubile tra queste affermazioni e le recenti parole di Adriana a Don Hernando, definendolo maleducato e chiedendogli di ripetersi. Questa conversazione, per quanto tardiva, è stata cruciale nel far riflettere Don Hernando. Si prospetta che Don Hernando cercherà un modo per rimanere a Valle Salvaje più a lungo, complicando ulteriormente le dinamiche con José Luis, Damaso e Victoria.


Le conversazioni con Don Hernando non sono mai casuali, non servono solo a creare un conflitto perenne. C’è un disegno più grande, un’agenda nascosta. Inizialmente, il suo arrivo era finalizzato solo a organizzare il matrimonio. Ma con gli ostacoli che si presentano, e il desiderio di recuperare la lealtà e l’affinità perdute con Pedrito, Don Hernando si trova intrappolato in una ragnatela di motivazioni. Il fatto che Leonardo appoggi le parole di Pedrito non fa che alimentare la sua sete di vendetta nei confronti del figlio. Il personaggio di Don Hernando si rivela sempre più complesso, un crocevia di bene e male. La sua parte “buona” cerca di recuperare il rapporto con Pedrito, mentre la sua parte “cattiva” è accecata dalla vendetta per Leonardo. È un uomo che, di fronte alla replica di Pedrito, quasi ammira la sua audacia. Ha bisogno che qualcuno gli si opponga, e che questa opposizione sia vista positivamente.

Nel frattempo, le indagini sul mistero di Bárbara procedono in modo discutibile. La discussione sul suo presunto suicidio, condotta in modo così segreto da Leonardo, appare inappropriata. L’autore delle cronache esprime un forte disappunto, sottolineando che quando una persona decide di togliersi la vita, e questa decisione viene poi frenata, è fondamentale parlare apertamente e affrontare il problema senza giri di parole. Il “segretismo” che circonda questa vicenda, il non voler svelare la verità a Bárbara, è percepito come un errore, soprattutto quando si tratta di personaggi complessi come lei, che necessitano di un confronto schietto per iniziare un vero percorso di cambiamento. Si auspica che Bárbara ritrovi la sua vera essenza, quella di Adriana, combattiva e determinata, anche se a volte in modo errato.

Ma le vere oscurità emergono nelle interazioni tra Victoria e Damaso. Due brevi scene, cariche di un cinismo disarmante, rivelano la natura manipolatoria di Victoria e un piano che Damaso sembra aver compreso appieno.


Victoria: “Ti assomigliavo molto. Mi ricordi molto nostro figlio. Anche a lui dicevo la stessa cosa. Mi sono incaricata di parlargli di te da quando ha avuto l’uso di ragione.”
Damaso: “Sono rimasta incinta poco dopo la tua partenza. Quando non c’era modo di comunicare con me.”

Queste parole, apparentemente cariche di sincerità, sono in realtà una tessitura di bugie abilmente confezionate. Damaso, che aveva già espresso dubbi su Damaso, si rende conto che il suo consorte sta interpretando un ruolo. Le sue risposte, sottilmente calcolate, mostrano che sta seguendo il gioco di Victoria, ma non si lascerà ingannare.

La conversazione prosegue, con Victoria che descrive il figlio come “molto simile a te, non c’era giorno che non parlasse di quanto fossi un buono a nulla.” Questo è un tema ricorrente, già sollevato da Gaspar, che si lamentava del silenzio assordante da parte di suo padre.


Damaso: “Non si creda tutto ciò che le dice. Anche se è passato molto tempo. Se qualcuno conosce bene Victoria Salcedo de la Cruz, quello sono io.”

Questa affermazione di Damaso, dopo aver confermato a Victoria che lui la conosce meglio di chiunque altro, è la prova lampante che il suo piano è chiaro. Non è venuto per essere ingannato da Victoria, ma per svelare la verità, o almeno per capire cosa è successo. La sua discesa nella cappella, senza esitazione, conferma che non è lì per nascondersi, ma per affrontare la situazione. Sebbene non si possa escludere un patto futuro per il beneficio reciproco, l’obiettivo iniziale di Damaso è quello di mettere Victoria di fronte alle sue menzogne.

La sua identità come Eduardo, rimasta fino ad ora un segreto, potrebbe essere svelata presto, specialmente con il suo imminente confronto con il Duca nell’episodio 286. La “Casa Piccola” si sta trasformando in un alveare, quasi superando in densità di abitanti persino le dinamiche del “Grande Fratello”.


Le cronache di ValleSalvaje continuano a svelare intrighi, passioni e vendette, tenendoci ancorati alle sorti dei suoi personaggi. L’episodio di oggi, in Italia, non sarà trasmesso a causa della commemorazione di un anno dalla tragica DANA a Valencia, un evento che sottolinea la fragilità della vita e l’importanza del sostegno reciproco. Ma domani, la saga riprenderà con un episodio 286 che promette scintille e, forse, un epilogo per uno dei suoi protagonisti. Preparatevi, perché Valle Salvaje non smette mai di sorprendere.